MACERATA – Il direttore del Dipartimento di Dipendenze dell’Area Vasta 3 Gianni Giuli è stato dimesso intorno alle 17:00 dal pronto soccorso dell’ospedale di Macerata dove ha effettuato tutti gli esami di rito dopo essere stato colpito alla testa con un martello da un utente del Sert, un 36enne di San Severino, che è stato arrestato dai carabinieri.
L’episodio è accaduto nella tarda mattinata di oggi, lunedì 25 novembre, intorno alle 12:30. Vittima dell’aggressione il direttore del Sert di Macerata, Gianni Giuli colpito alla testa con due martellate. L’aggressore, un tossicodipendente di 36 anni residente a San Severino Marche, è entrato all’interno dell’ufficio del dottor Giuli, lo ha preso per il collo, e dopo averlo ferito alla testa è fuggito. Il direttore del dipartimento è stato subito soccorso dalla caposala che ha tentato, invano, di fermare l’aggressore.
Gli uomini del 118 intervenuti sul posto, hanno trasferito il professionista, che è sempre rimasto cosciente, al pronto soccorso del nosocomio cittadino da dove è stato dimesso intorno alle 17:00 con 25 giorni di prognosi e alcuni punti di sutura.
I carabinieri di Macerata hanno subito avviato le ricerche per rintracciare l’utente del Sert. L’aggressore è stato bloccato alcuni minuti dopo nei pressi della stazione, ha ammesso la sua responsabilità ed è stato trasferito in caserma senza opporre resistenza.
Il 36enne è stato arrestato e si trova ora presso le camere di sicurezza della Compagnia dei carabinieri di Macerata per l’udienza di convalida fissata domani, martedì 26. L’uomo, difeso dall’avvocato Barbara Recanati, dovrà rispondere di lesioni pluriaggravate, violenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
Sulla vicenda è intervenuto anche il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni che si è detto estremamente preoccupato per quanto accaduto in mattinata e nei giorni scorsi a Civitanova, dove un infermiere e uno psichiatra sono stati malmenati al pronto soccorso e il direttore del Sert della città costiera è stato aggredito nel suo ufficio. «Episodi – spiega Maccioni – che ci fanno riflettere e che devono essere affrontati in maniera seria; non possiamo sottovalutare quanto accaduto».