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Agricoltore disabile sotto sfratto, Coldiretti Pesaro Urbino: «Serve l’aiuto di tutti»

L'associazione in aiuto di Alessandro Moneti. Qualche settimana fa aveva lanciato una raccolta fondi per un trattore speciale

La presentazione della campagna di raccolta fondi “Un trattore adattato per Alessandro”

PESARO – Coldiretti Pesaro Urbino a scendere al fianco di Alessandro Moneti, l’agricoltore disabile, costretto in sedia a rotelle da un pirata della strada, e ora sotto sfratto con la sua famiglia e costretto ad abbandonare la sua attuale abitazione di via per Soria a Pesaro.

«Per il nostro collega Alessandro facciamo appello alle Istituzioni affinché si riesca a ovviare una situazione di estrema difficoltà. Come organizzazione agricola – spiega il direttore provinciale Claudio Calevi – ci eravamo già mobilitati per la raccolta di fondi che consentisse ad Alessandro di acquistare un trattore attrezzato per la sua disabilità ma ora la situazione è peggiorata. Serve una soluzione ponte che consenta a questa famiglia di non finire in mezzo a una strada. E se proprio non fosse possibile un rinvio dell’esecuzione da parte del Tribunale è necessario che la politica intervenga con un alloggio di emergenza almeno finché la famiglia Moneti non troverà un appartamento adatto alla disabilità di Alessandro».

Dopo l’incidente del 2014, Moneti ha trovato nell’agricoltura un modo di lavorare e ricominciare a vivere. Iscritto a Coldiretti è presente nei mercati di Campagna Amica dove fa la vendita diretta dei prodotti dell’orto e del frutteto. La sua storia, nei mesi scorsi, era finita sotto i riflettori dell’Oscar Green, il premio che ogni anno Coldiretti Giovani Impresa mette in palio per gli under 40 che si sono contraddistinti in agricoltura. La sua vita lavorativa sarebbe dovuta migliorare ancora grazie all’acquisto del trattore riadattato alle sue esigenze e per questo progetto si sono mobilitati il Centro servizi per il volontariato e la fondazione Wanda Di Ferdinando, avviando una raccolta fondi su gofundme.com.

In due mesi sono stati raccolti oltre 17mila euro ma la strada è ancora lunga per arrivare ai 156.500 del totale. E ora anche questa tegola. «Chiediamo a tutta la comunità di adoperarsi per alleviare le pene di questa famiglia – conclude Calevi – perché serve un sostegno per il quotidiano ma occorre anche ragionare in prospettiva anche per ovviare alle ingenti spese mediche e fisioterapiche alle quali Alessandro è costretto a sottoporsi».