Nuovi interventi nell’ambito delle attività trattamentali destinate alla Rems (Residenze per esecuzione misure sicurezza) “Case Badesse” di Macerata Feltria. Prende il via, grazie alla collaborazione tra il Garante regionale dei diritti, Giancarlo Giulianelli, e l’Amap (ex Assam), il progetto “Aromaticamente”, che va a collocarsi in un contesto socio – sanitario inerente la sfera della salute mentale e caratterizzato da percorsi rieducativi e di inclusione sociale.
Infatti, oltre agli ospiti della Rems, gestita dal gruppo “Atena”, saranno coinvolti anche quelli della struttura “Molino Giovannetti” di Montegrimano Terme, autorizzata e accreditata dal Servizio sanitario nazionale e convenzionata con la locale Ast, alla quale fanno capo persone con problematiche di tipo psichiatrico, di tossicodipendenza o con alle spalle complesse vicende di vita.
Il progetto in questione è incentrato sulla coltivazione di piante officinali anche per valorizzare la biodiversità della flora tipica dell’area del Montefeltro.
A tal riguardo si fa notare che sarà prezioso il contributo fornito dagli studenti e dagli insegnanti dell’Istituto scolastico “Cecchi” di Pesaro per la progettazione, la messa a dimora e la gestione complessiva delle piante officinali.
Da attuare in tre anni, lo stesso progetto prevede la messa in essere di un orto con estensione di 700 mq a “Molino Giovannetti” e di un altro di circa 2000 mq a “Casa Badesse”, dove già esistono dei gradoni sui quali sono allocate piante di lavanda e rosmarino.
«Obiettivo generale dell’iniziativa è quello di favorire il lavoro manuale come strumento per la costruzione dei processi di socializzazione, integrazione e scambio; dar vita ad attività capaci di attivare e sviluppare nuove potenzialità e percorsi condivisi; valorizzare l’autodisciplina, l’autoscoperta e l’autodeterminazione. Tra le possibilità d’intervento contemplate, anche quella della trasformazione delle piante in prodotti per condimenti, tisane, profumo per ambienti, attraverso l’intervento di laboratori esterni idonei a tale lavorazioni», spiegano i promotori.
Quello tra Garante e Amap è un rapporto che si consolida dopo anni di collaborazione sul versante dei progetti formativi nel settore agroalimentare che vanno ad interessare gli istituti penitenziari sul territorio regionale.