Attualità

L’allarme del sindaco di Castelfidardo: «C’è grave carenza di dispositivi di protezione»

Amministrazione comunale, Polizia locale, Protezione civile e Servizi sociali si stanno mettendo in moto per sopperire alla mancanza grave di dispositivi

Il Municipio di Castelfidardo
Il Municipio di Castelfidardo

CASTELFIDARDO – In un momento tanto difficile quanto questo dell’emergenza, ci sono diversi fronti su cui i Comuni devono lavorare. Il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani dice:

«Voglio chiarire a tutti un aspetto da non sottovalutare che riguarda la Residenza Mordini ma più in generale tutte le strutture sanitarie. Questa emergenza in pochi giorni ha creato due situazioni insostenibili per qualunque sistema sanitario: carenza di dispositivi di protezione e di personale. In queste condizioni, come in una vera e propria guerra, hanno operato gli infermieri, i medici e tutto il personale delle strutture sanitarie. Ci sono persone risultate prima positive e poi ad un successivo controllo negative, altre poste in quarantena e altre ancora che non hanno sintomi e magari hanno lavorato mettendo a repentaglio la loro vita e quella degli altri senza saperlo. Proprio per questo continuo a richiedere più tamponi e più mascherine possibili. A chi ancora ha la forza per avere cura dei nostri cari va il mio profondo grazie. Dipendiamo da voi e se ancora non molliamo è proprio per la vostra determinazione».

L’amministrazione comunale si sta mettendo in moto in prima persona per sopperire alla mancanza grave di dispositivi: «Sto cercando assieme alla Polizia locale, la Protezione civile e i Servizi sociali di sopperire alla mancanza di dispositivi e una volta trovati, se necessario, li porteremo con le nostre mani nelle strutture sanitarie e a chi si trova in quarantena – continua il primo cittadino -. Comprendo il dolore di chi ha perso un proprio familiare ma cerchiamo tutti insieme di non rendere vano questo sforzo».

La Croce verde tramite il suo presidente intanto lancia un appello: «Volevo rassicurare che la Croce Verde investirà, farà ogni tipo di sacrificio, ricerche web, richieste Asur e Anpas acquisti da ogni canale e fonte e non si arrenderà mai per mantenere alto il livello di sicurezza contro questo virus come stiamo già facendo oggi. È logico però che avendo un consumo di dispositivi così alto e non disponendo di nessun canale preferenziale nonostante facciamo soccorso, se qualcuno ha la possibilità di sostenerci aiutarci darci indicazioni saranno ben accette. Abbiamo un consumo giornaliero pari a circa 30 mascherine Ffp2, 30 tute, 30 calzari per l’aumento costante dei trasporti a rischio e 50 mascherine chirurgiche per la sicurezza costante degli operatori e dei pazienti.
Aiutateci a tenere alto il livello di sicurezza».