Che sia simbolo di Halloween, usata come maschera di bellezza, o per rallegrare tavole e palati…è questo il periodo della zucca e della sua raccolta! Da dove viene quest’ortaggio dal tipico colore arancione? A quanto pare la coltivavano già gli antichi Egizi, i Greci e i Romani, ma arriverà in Europa solo nel XVI secolo, importata da Cristoforo Colombo, probabilmente dall’attuale Messico.
Tante possono essere le varietà commestibili della zucca: la specie più famosa è la Cucurbita maxima, definita “dolce”, con fusto rampicante e grandi frutti. Esistono poi delle zucche nostrane come la Berrettina (dalla caratteristica buccia verde e la polpa compatta), la Violina (a forma di bottiglia, polpa arancione e buccia liscia) o la Delica, con polpa asciutta e molto arancione.
Il suo tipico colore è dovuto ai caroteni, ottimi integratori di vitamina A per il nostro organismo. È anche un’importante fonte di Omega-3, vitamine B e C e di sali minerali come fosforo, magnesio, potassio e ferro.
Anche dal punto di vista nutritivo la zucca è un vero super-food. Ha poche calorie e contiene numerosi principi: apporta solo 26 kcal ogni 100 grammi. Per circa il 90% è infatti costituita di acqua.
Queste le sue proprietà: è calmante e diuretica, aiuta il transito intestinale ed è un valido alleato contro stitichezza e colite. Aiuta anche nella produzione di serotonina, detta “ormone della felicità” perché neurotrasmettitore che influisce su umore, sonno e appetito. La zucca è dunque “amica” nel contribuire al combattere sbalzi e cambi ormonali, ad esempio per le donne in menopausa. Viene inoltre usata a livello fitoterapico per lenire infiammazioni cutanee e psoriasi.
Per chi ama curare la propria estetica, può essere importante sapere che la zucca è anche alleata della pelle. Una maschera facciale da fare in casa, adatta soprattutto alle pelli grasse, unisce miele a polpa e semi di zucca (ricchi di acido oleico e linoleico), schiacciati o tritati a mo’ di scrub. Anche i semi d’altronde, ricchi di selenio, zinco, rame e manganese, hanno importanti proprietà, sia per l’uomo che per la donna: proteggono infatti la prostata e aiutano nella prevenzione della cistite.
Diversi sono anche i modi per cucinarla:
– al vapore: con pentola a pressione o vaporiera, è la cottura più adatta per realizzare creme, vellutate, zuppe e risotti;
– frullata: per ottenere un sugo alternativo alla salsa di pomodoro;
– lessata: cottura alternativa a quella a vapore, ma che ne disperde maggiormente le proprietà;
– al forno: magari gratinata con pangrattato e spezie…a 200° per 20 minuti;
– impanata e fritta per i più “goderecci”, anche se questa cottura disperde maggiormente i caratteristici valori nutritivi;
– centrifugata: in forma di frullato, accompagnata magari con carota, curcuma e un frutto.
Da bere a digiuno, per fruire al massimo delle sue proprietà;
– negli impasti: la polpa o i fiori (si usano quelli maschili) possono essere utilizzati anche in aggiunta agli impasti lievitati per il pane o per la pizza.
Anche i semi possono avere diversi usi: tostati, si possono mangiare come spuntino, o anche aggiunti a zuppe e insalate.
La zucca ci appartiene culturalmente: è infatti l’elemento principe di molti piatti della tradizione. Ne sono esempi i cappellacci alla zucca ferraresi, i tortelli alla mantovana dal tipico ripieno con gli amaretti e gli gnocchi alla zucca. Per i più esterofili non può mancare il pumpkin pie, una torta di zucca nordamericana, tipica del periodo tra Halloween e Natale.
La zucca è dunque un piatto sano, ma anche appetitoso. Può essere reinterpretata a proprio piacimento in molti modi e aiutare a reintegrare vitamine e sali minerali di cui siamo carenti in autunno e inverno. Non è un caso che l’autore latino Plinio la definì “refrigerio della vita umana”.