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Protesta sotto il Comune per far chiudere l’allevamento di Senigallia. Interessato anche il Ministero

L'associazione Essere Animali sta organizzando una manifestazione, mentre il ministero della salute sta portando avanti approfondimenti sulla vicenda che ha destato molto scalpore

Foto di “Essere Animali”

SENIGALLIA – Dopo il video e le fotografie realizzate grazie a una telecamera nascosta in un allevamento del senigalliese, in cui è seguita la perquisizione dei Carabinieri Forestali e l’apertura di un’indagine della Procura, l’associazione Essere Animali non si ferma e sta organizzando per sabato 22 settembre un pomeriggio di protesta contro il maltrattamento e l’uccisione degli animali.

L’iniziativa si terrà alle ore 15.30 in piazza Roma a Senigallia, proprio sotto il municipio, per chiedere la revoca delle autorizzazioni alle attività dell’allevamento in cui si sarebbero verificati gravi episodi di maltrattamento degli animali che avrebbero portato a una morte violenta per alcuni esemplari malati di suini.

«Grazie alla nostra indagine abbiamo portato alla luce le sconvolgenti violenze subite dai maiali in un allevamento di Senigallia – si legge sul canale social dell’associazione Essere Animali – che noi abbiamo chiamato “allevamento degli orrori”. Migliaia di persone hanno firmato in pochi giorni la nostra petizione e ora vogliamo mandare un messaggio ancora più incisivo alle Istituzioni per chiedere l’adozione di seri provvedimenti nei confronti dei responsabili di tali crudeltà».

«Ma – ci tengono a ribadire gli attivisti dell’associazione animalista – come ad ogni manifestazione promossa da Essere Animali la nostra protesta sarà determinata e pacifica. Manifesteremo di fronte al Comune e non nei pressi dell’allevamento perché i nostri interlocutori ora sono le Istituzioni, a cui chiediamo un immediato intervento. Riteniamo deleteri slogan o cartelli di insulto verso chi commette crudeltà nei confronti degli animali. Anche noi proviamo rabbia per quanto accaduto, ma crediamo di doverla convogliare in azioni intelligenti per ottenere nel più breve tempo risultati concreti per gli animali».

Azioni che hanno già suscitato l’interessamento del ministero della salute: in una nota si legge che «le immagini trasmesse documentano una condizione penalmente rilevante di cui agli articoli 544-bis (uccisione di animali) e 544-ter (maltrattamento di animali), oltre alla non osservanza delle disposizioni previste dal d.lgs. 122/2011 (atto di recepimento della direttiva 2008/120/CE) con irrogazione delle sanzioni amministrative […] La Direzione Generale della Sanità animale si è attivata per acquisire ogni ulteriore utile informazione al fine di segnalare all’autorità giudiziaria comportamenti così gravi che danneggiano l’immagine della suinicoltura italiana. Il Ministero della salute con le Regioni e le Province Autonome ha già iniziato a lavorare per la classificazione degli allevamenti secondo i più rigorosi parametri di salute e benessere animale rispetto a quelli dettati dalla normativa nazionale e comunitaria».