SENIGALLIA – «Decongestionare l’allevamento di Trecastelli non solo è urgente, ma è moralmente non procrastinabile». Lo grida a gran voce l’associazione Amici Animali odv di Osimo che anche ieri, sabato 20 febbraio, è tornata all’allevamento sequestrato oltre un mese fa.
L’associazione si è attivata con una catena di solidarietà per raccogliere fondi con cui acquistare crocchette per sfamare i quasi 900 cani di piccola taglia ospitati nella struttura, finora ha fornito 1.500 euro di crocchette per evitare che i cani soffrissero la fame. Ma urge un intervento della Asur per le sterilizzazioni, per i trasferimenti dei cani in un’altra struttura idonea e una vaccinazione contro la Brucellosi canina, zoonosi di cui oltre la metà dei cani è affetto.
«La situazione non è cambiata di una virgola dal sequestro – scrive l’associazione – anzi possiamo sicuramente dire che, se possibile, è peggiorata a causa delle continue nascite di cuccioli, di cui molti positivi al batterio della Brucella canis, che si susseguono a causa della mancata sterilizzazione. Nell’allevamento ormai manca di tutto, dalle crocchette ai prodotti per la pulizia, dai disinfettanti alla carta utilizzata come lettiera nei trasportini impilati l’uno sopra l’altro. La situazione per quanto riguarda la pulizia dei box esterni è ancora buona ma ormai le condizioni dei cani detenuti dentro la casa sono diventate inaccettabili, almeno per quanto riguarda le condizioni di detenzione.
Non riusciamo a capire – continuano dall’Associazione – che cosa stanno aspettando l’Asur, il Ministero della Salute e la Regione Marche a procedere allo spostamento almeno di una parte dei cani in altra struttura, per poi procedere alle sterilizzazioni, ai test e quindi alle adozioni. Decongestionare l’allevamento è ormai diventato non solo urgente ma anche moralmente non procrastinabile, in un Paese in cui la detenzione incompatibile degli animali d’affezione è un reato che deve essere al più presto interrotto».
E prosegue: «In questo momento non ci sembra che i soggetti che avrebbero dovuto provvedere alla soluzione di un così grave problema si stiano muovendo con la necessaria determinazione e rapidità. Non riusciamo a capire perché ancora non si sia individuata una struttura per trasferire i cani, dopo che era stata proposta una semplice soluzione utilizzando i container già messi a disposizione dalla Protezione Civile della Regione Marche».
L’associazione Amici Animali di Osimo si dichiara pronta a continuare ad assicurare crocchette per i prossimi mesi, e ora anche materiale di pulizia e sanificazione utilizzando le generose risorse messe a disposizione dai donatori, «ma il nostro non può essere interpretato come un dovere che prosegue a tempo indeterminato – precisano – le nostre risorse e la nostra pazienza non sono infinite e si stanno esaurendo in fretta».