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Alluvione a Passatempo di Osimo, tre anni dopo

Ricorre oggi l'anniversario dell'alluvione. Fiumi di acqua e fango entrarono nelle case di tante famiglie a Passatempo di Osimo che ancora chiedono "giustizia". In questa giornata particolare arrivano anche le dimissioni dei vertici del gruppo di Protezione civile comunale

L'alluvione a Passatempo di Osimo nel 2014

OSIMO – Tre anni. Tanto è il tempo passato da quel maledetto 3 maggio 2014. Osimo era in ginocchio per l’alluvione che ha devastato in particolare la frazione di Passatempo. Stampata nella memoria dei residenti c’è la disperazione di quei momenti duri. Più di trenta famiglie avevano subito danni seri nelle proprie abitazioni e parti annesse, ai veicoli di loro proprietà, agli elettrodomestici e mobili siti al piano terra. Quella stessa rabbia che provarono allora, a distanza di così tanto tempo, resta e anzi si tramuta in delusione nei confronti delle istituzioni.

«Non abbiamo ancora ricevuto alcun rimborso pur avendone accettato un minimo, insignificante quantitativo rispetto ai danni subiti – dice G.B., un residente della frazione -. Anzi abbiamo dovuto spendere soldi per una dichiarazione giurata di un professionista, come se la nostra, documentata da foto, non valesse niente».

Una triste giornata oggi, anche per un altro motivo. Si sono appena dimessi presidente e vice del gruppo comunale della Protezione civile, Savino Fortunato Maurizio e Massimiliano Carloni, che tanto avevano fatto in tempo di alluvione: «Dopo due anni e mezzo di false promesse da parte di amministratori che non hanno a cuore le sorti di volontari che dedicano il loro tempo al servizio degli altri, questo purtroppo è il giusto finale – dice Maurizio -. Grazie a tutti coloro con cui abbiamo avuto l’opportunità di condividere momenti insieme al servizio di persone sfortunate. Siamo una gran bella famiglia».