PESARO – Fondi alluvione, nuove risorse in arrico. A comunicarlo è il direttore generale della Provincia Marco Domenicucci.
«Per l’emergenza alluvione del maggio 2023 alla Provincia è stato assegnato un finanziamento ulteriore di 4 milioni e 773mila euro con ordinanza del commissario straordinario alla Ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo. Una cifra che si aggiunge ai 10 milioni del 2023. Mentre con l’adeguamento del cronoprogramma viene trasferito al 2024 il contributo regionale assegnato con ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri, pari a 13 milioni e 346mila euro e destinato all’emergenza alluvionale del settembre 2022. In totale ci sono quindi oltre 28 milioni, che ci consentiranno di portare avanti interventi importanti e necessari per il territorio».
L’emiciclo ha approvato all’unanimità le variazioni al bilancio di previsione e al Dup (Documento unico di programmazione) 2024-2026. «Inclusi nella variazione – ha proseguito Domenicucci – i fondi per la manutenzione straordinaria sulla Strada provinciale 2 Conca Carpegna-Mercatino Conca (300mila euro con decreto regionale). Ulteriori risorse aggiuntive riguardano i lavori per la messa in sicurezza delle intersezioni stradali e l’adeguamento delle barriere sulla strada provinciale 6 a Pietrarubbia (228mila euro con fondi ministeriali)». Nell’elenco anche i lavori di ripristino per il Centro ittiogenico di Cantiano, danneggiato dall’alluvione del 2022 (585mila euro, finanziati in parte dalla Regione e in parte da risarcimenti assicurativi).
«Sottolineiamo l’attenzione del governo verso il territorio dopo l’alluvione. I fondi non sono abbastanza per risolvere tutti i problemi ma sono importanti per la ricostruzione», ha evidenziato Domenico Carbone (Provincia in Comune). «La lentezza dell’erogazione dei finanziamenti» è stata rilevata dal presidente Paolini: «Lo riscontriamo a Cantiano, Pergola, Cagli e negli altri Comuni. Se il meccanismo fosse più celere i cittadini si troverebbero meno in difficoltà. Chiediamo più velocità a governo e Regione. Già da quest’anno alle Province sono stati tagliati altri 100 milioni su scala nazionale. È chiaro che da soli non ce la facciamo nelle emergenze».
Via libera al manifesto di intenti e obiettivi ‘Verso un contratto di fiume per il Biscubio, Bosso, Burano e Candigliano’ che verrà sottoscritto, oltre che dalla Provincia, anche da Regione; Unione montana Catria e Nerone; Comuni di Acqualagna, Apecchio, Cagli (capofila), Cantiano, Piobbico, Serra Sant’Abbondio e Frontone, insieme a sindacati, associazioni, ordini professionali e altri enti coinvolti. La finalità è «attivare il processo partecipativo che possa portare alla redazione di un Programma d’Azione». Sarà quindi costituita l’assemblea del contratto di fiume come organo di guida strategica: «L’evento alluvionale dello scorso settembre – si legge nel documento – ha sconvolto il territorio con particolare riferimento al fiume Burano. C’è la necessità di rivedere e aggiornare i contenuti del manifesto sottoscritto nel 2016». Il contratto di fiume «intende mettere insieme i diversi attori del territorio – tra cui Autorità di Bacino, Provincia, Regione, Comuni, abitanti, portatori di interessi pubblici e privati – in un patto per la rinascita del bacino idrografico».