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Un’altra avventura per Federica Stroppa: domenica parteciperà alla Maratona di Roma

La quarantunenne fabrianese è una atleta che si dedica al nuoto paralimpico, ma domenica vivrà l'emozione della 42 chilometri più famosa d'Italia, grazie all'impegno degli "spingitori" che aiuteranno una ventina di ragazzi in carrozzina. «Sarà sicuramente una straordinaria esperienza», prevede Federica

La fabrianese Federica Stroppa
La fabrianese Federica Stroppa

FABRIANO – Premessa indispensabile: lei con la corsa in carrozzina c’entra poco o niente, perché il suo sport è il nuoto paralimpico. «Ma quando alcuni mesi fa mi hanno proposto di partecipare alla Maratona di Roma, mi sono detta: “perché no?”».

E così la fabrianese Federica Stroppa è pronta per un’altra avventura. Lei, che ha un carattere e una curiosità che scavalca le montagne, l’occasione l’ha presa al volo non appena il vicepresidente regionale dell’Unitalsi – Massimo Graciotti – gliel’ha chiesto. E dopodomani, domenica 8 aprile, sarà ai nastri di partenza in via dei Fori Imperiali con una ventina di altri ragazzi in carrozzina e, pochi metri dietro di loro, circa quindicimila “runners” pronti a correre la 42 chilometri più famosa d’Italia.

«Penso che sarà un’emozione incredibile, tutta quella gente… – già immagina Federica, che contattiamo mentre sta preparando lo zaino per partire in direzione Roma. – Sono sicura che mi divertirò, godendomi la gara e le bellezze di Roma: lo sforzo più grosso lo faranno gli “spingitori” che ci aiuteranno per tutto il percorso».

Dicevamo che lo sport di Federica Stroppa è il nuoto paralimpico, che pratica dal 1997 con la polisportiva disabili “Mirasole Fabriano”. Categoria S4, nel corso della sua carriera si è tolta tante soddisfazioni in acqua, con piazzamenti italiani e internazionali a iosa e in passato una breve esperienza anche con la Nazionale paralimpica. Tutt’ora, a 41 anni, continua a gareggiare e a conquistare qualche bel podio tenendo alto il nome della sua città.

Non c’è ostacolo che fermi Federica, abituata da sempre a viaggiare, girare città e paesi stranieri, stadi e palasport. E sicuramente la sua carrozzina supererà con agilità anche i famigerati “sampietrini” di Roma…

«Mi hanno detto che applicheranno una ruota davanti per maggiore stabilità e un manubrio dietro per spingere, ci penseranno a tutto loro dell’organizzazione domani (sabato, nda) – riferisce Federica. – A me hanno detto di portare due fasce per sicurezza, una per legarmi in vita e una alla gambe. Tanta fatica non la farò. Sono sicura che sarà una grande esperienza».

Una menzione e un applauso particolare, dunque, lo meritano i venti “spingitori” della INiX Sport di Luco dei Marsi, atleti che prestano le proprie gambe, la propria forza, le proprie energie, senza niente in cambio se non la gioia negli occhi di chi riceve il dono, per regalare un sogno e una grande emozione.

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