SENIGALLIA – Le Marche sono la prima regione in Italia a legiferare sulla tariffa puntuale dei rifiuti, con il via libera all’unanimità a una legge varata dal Consiglio regionale. E La Città Futura – che in giunta fa capo all’assessore Carlo Girolametti – si augura che Senigallia possa essere il primo comune delle Marche a produrre un regolamento comunale per attuare concretamente il passaggio da tassa a tariffa.
Il tema di cui discutono i componenti della lista di maggioranza è molto importante per vari aspetti: l’attuale sistema di tassazione infatti commisura quanto dovuto da ogni singola utenza in base alla attitudine stimata a produrre rifiuti. Una stima quantificata sulla base di vari indicatori che fanno riferimento ai metri quadri dell’appartamento, al numero dei componenti il nucleo familiare e, per le utenze non domestiche, alla tipologia di attività. Il passaggio a tariffazione puntuale permette invece di pagare in proporzione alla quantità di rifiuto indifferenziato prodotta, vedendo premiati i propri sforzi per aumentare la raccolta differenziata.
Ma non c’è solo l’aspetto economico da evidenziare: anche la responsabilizzazione del cittadino viene valorizzata, promuovendo i comportamenti più virtuosi in ottica ambientalista. Nei fatti, più si differenzia meno si paga perché meno rifiuti non riciclabili si producono. A vantaggio dell’ambiente. E tra le conseguenze concrete, c’è anche la possibilità che non sia più necessario realizzare un inceneritore sul territorio marchigiano, allontanando un pericolo contro cui si sono già formati comitati in diverse città.
«Senigallia ha già scelto il porta a porta “spinto”», quel sistema di raccolta dei rifiuti che arriva davanti le case dei senigalliesi e che si configura come il primo passo per la valutazione delle pratiche di differenziazione dei rifiuti. «Un sistema che responsabilizza direttamente i cittadini e li rende gli attori principali della consistente riduzione nella produzione di rifiuti indifferenziati. Se i tempi erano maturi un anno fa, ancora di più lo sono adesso che la Regione ha fornito le sue indicazioni» fanno sapere da La Città Futura.
Una nota dolente riguarda il decoro urbano: se l’eliminazione dei cassonetti di prossimità è indiscutibilmente un vantaggio, il proliferare di comportamenti poco attenti a questa tematica rischia di vanificare molti sforzi.
Ancora più critico però è l’aspetto del costo del servizio, aumentato di molto negli anni. E questo non è dovuto solo a causa di eventi naturali e artificiali come l’alluvione o come gli sfalci delle potature “dimenticati” nell’alveo del fiume Misa e poi riversatisi sulla spiaggia con le abbondanti piogge. Tutto l’impianto logistico è stato al centro di aspre critiche di quanti ritengono più costoso far passare i mezzi di raccolta davanti le case rispetto ai ridotti passaggi in presenza di isole ecologiche o punti di raccolta simili.