OSIMO – La Cna della zona a Sud di Ancona ha inviato ai candidati a sindaco di Osimo alle amministrative di maggio le proposte elaborate per le imprese e l’economia locale.
Alla nuova amministrazione la Cna chiede la costituzione di un fondo destinato al microcredito per abbattere gli interessi o le spese di monitoraggio e assistenza. Una forma di operazione finanziaria che sta suscitando interesse e soprattutto rappresenta per le micro imprese una delle strade praticabili quando trovano sbarrata la via tradizionale del credito.
Altro capitolo, la sicurezza: «Visto che il tema della microcriminalità è avvertito come un problema in ascesa, anche se oggi esistono fondi destinati ai Comuni che servono per coprire detrazioni Imu e Tasi alle imprese che investono in videosorveglianza, riteniamo utile che il Comune promuova un fondo destinato a incentivare la videosorveglianza sia tra le imprese che tra i cittadini – dicono dalla Cna -. Un nuovo bando destinato alle periferie che preveda un contributo a fondo perduto di 500 euro per condomini (da quattro condomini in su), negozi e botteghe artigiane. I sistemi di videosorveglianza oggetto di finanziamento dovranno avere almeno due telecamere, di cui una posizionata in modo da consentire l’osservazione della via pubblica davanti al fabbricato».
Legalità: «E’ necessario mettere in atto un migliore sistema di controllo della pratica dell’abusivismo, in particolare in alcuni servizi alla persona (parrucchieri e giardinieri) e nel settore turismo. Per comprendere l’ampiezza del fenomeno, ad esempio nel settore turismo, può essere di aiuto effettuare una comparazione numerica tra le strutture censite ufficialmente (dal Comune di Osimo) e quelle presenti in alcuni portali di settore: si noterà una discrepanza notevole tra le 40 censite dal Comune e le 235 riportate in un noto sito (più precisamente una community) che permette di affittare camere».
Da ultimo la proposta di affidamento di concessioni pubbliche, per lunghi periodi di tempo, per edifici che necessitano di una profonda riqualificazione e che possono poi essere restituiti alla comunità alla scadenza della concessione. Una strategia che, secondo la Cna, potrebbe essere utilizzata per rimettere in sesto il mercato delle Erbe o l’ex Corridoni che il Comune ha dichiarato di voler acquistare.