ANCONA – La Regione investe oltre 90milioni di euro (circa 91milioni) per il credito destinato a Pmi e lavoratori autonomi. Per il nuovo periodo di programmazione 2021-27 la Regione si dota di un gestore unico per tutti gli strumenti finanziari e di sostegno all’accesso al credito attivabili sui fondi FESR, FSE, PSR e su eventuali risorse regionali.
Il fondo Credito Futuro Marche, è il gestore unico selezionato a seguito di una procedura di gara, presentato oggi in Regione alla presenza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, degli assessori Goffredo Brandoni (Credito) e Andrea Maria Antonini (Sviluppo economico), del rappresentante di Credito Futuro Marche Paolo Mariani e del presidente Svem Andrea Santori.
Fanno parte del gestore, confidi UNI.CO come mandatario, e Confidicoop Marche e Artigiancassa (gruppo BNL-Paribas). Il fondo gestirà risorse per circa 91 milioni di euro complessivi di intervento pubblico. «Contribuire al sostegno finanziario delle imprese piccole e medie, soprattutto in questa fase di notevole difficoltà – l’obiettivo delineato dal presidente Acquaroli – . Questo strumento finanziario è quindi molto importante per dare una risposta adeguata ai problemi di accesso al credito strettamente attuali in questa fase, mettiamo in campo oltre 90 milioni di euro. Misure che intervengono sui tassi di interesse e sulle garanzie. Quando, nell’ambito della nuova programmazione europea, abbiamo deciso di destinare così tante risorse al settore, i tassi di interesse erano più bassi di oggi, e dunque questa misura sicuramente risulta ancora più appropriata.
«Come primo strumento – ha spiegato Brandoni – è stato approvato dalla giunta il Fondo Nuovo Credito che sostituisce quello legato alla pandemia con una dotazione di 20 milioni di euro, su una capienza totale di 28,3 milioni. Con il passare dei mesi verrà valutato l’utilizzo e il gradimento da parte delle imprese e se opportuno sarà aumentata la dotazione. Saranno concessi contributi alle imprese, in tutti i settori ammissibili al FESR per ridurre il costo degli interessi e della garanzia sul finanziamento, associato a uno strumento di controgaranzia (riassicurazione) sulle garanzie concesse dai Confidi che operano nelle Marche».
Piccole e medie imprese e autonomi potranno accedere a prestiti bancari da 15mila a 200mila euro. Il contributo massimo sugli interessi sarà pari a una percentuale di riduzione del 4% del tasso, con un massimale di 10 mila euro, mentre per i costi di garanzia il massimo sono 5 mila euro, per un complessivo di 15 mila euro. Prevista una maggiore riduzione del tasso di interesse dello 0,50% (arrivando quindi al 4,5%) per alcune categorie: Imprese localizzate in borghi storici, nelle aree interne, nelle aree del cratere sismico; Imprese femminili e start up innovative; Prestiti partecipativi per operazioni di aumento patrimoniale dell’impresa; Società di Persone e/o Ditte Individuali che destinino ad investimenti almeno il 70% dell’importo.
L’assessore Antonini ha evidenziato che la richiesta di accesso al credito «è al primo posto delle esigenze espresse dalle imprese. Conosciamo le loro difficoltà e la necessità di un servizio sul credito che è stata manifestata in vari incontri insieme alla richiesta di sburocratizzazione e semplificazione. In un momento in cui i tassi di interesse sono sempre più alti avere garanzie e risposte immediate in merito alla liquidità credo sia essenziale. Ringrazio tutto il raggruppamento Futuro Marche. Grazie al valore moltiplicatore dell’operazione siamo sicuri che riusciremo a portare nuova crescita».
Per Mariani si tratta di «una vera rivoluzione epocale». La piattaforma www.creditofuturomarche.it sarà «in grado di gestire il processo dei bandi consentendo a tutti i soggetti coinvolti di interloquire direttamente con la Regione seduti nel proprio ufficio in tempo reale. Un strumento semplice, intuitivo, che renderà il processo di accesso alle agevolazioni molto più efficace rispetto al passato. Questo va a onore della Regione del suo presidente e di tutti coloro che hanno collaborato al progetto. Ringraziamo le istituzioni anche per aver continuato a credere nella misura. Con oltre 10 milioni di euro, il precedente provvedimento ha infatti dato ossigeno a 6500 imprese stimolando 414 milioni di finanziamenti bancari».
Il presidente Svem Sartori ha assicurato che «tutte le risorse europee saranno spese e niente dovrà essere restituito». Secondo la Regione dopo il primo Fondo Nuovo Credito verranno attivati altri strumenti come il Fondo per le imprese agricole; Microcredito imprenditoriale; Fondo per le start up; Fondo per l’internazionalizzazione. I confidi verrano riassicurati per l’80% attraverso un fondo di riassicurazione che può operare anche in sinergia con il Fondo Centrale di Garanzia. In pratica dove il prestito venisse garantito dal Fondo Centrale il fondo regionale può intervenire a complemento con una minore esposizione ed ampliando l’effetto moltiplicatore della spesa regionale. La copertura massima è dell’80% e se è presente una copertura del Fondo Centrale del 70% la Regione potrebbe limitarsi al 10%.