ANCONA – «Introdurre l’obbligo della mascherina all’aperto? Ci stiamo riflettendo, ma forse è giusto che si introduca l’obbligatorietà in caso di manifestazioni particolari, che lasciano presupporre assembramenti che possono comportare situazioni pericolose». Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, parlando con i giornalisti a margine della Giornata delle Marche, in cui, ieri 10 dicembre – sono stati premiati i big dello sport marchigiano Roberto Mancini, Gianmarco Tamberi e Valentino Rossi.
Nell’ultimo periodo alcuni sindaci hanno reintrodotto l’obbligo della mascherina all’aperto, per tentare di frenare i contagi che hanno ripreso quota nell’ultimo periodo, fra questi ci sono i Comuni di Ancona, Pesaro e Loreto. Tuttavia per il governatore, che l’anno scorso aveva varato una ordinanza ad hoc, la situazione attuale al momento è ben diversa rispetto a un anno fa.
«L’anno scorso lo abbiamo fatto perché era ritenuto necessario – spiega -, quest’anno di fatto, mettere la mascherina all’aperto significherebbe anticipare la zona gialla». Come fa notare il governatore «l’introduzione della mascherina all’aperto» rappresenta «uno dei due provvedimenti» previsti in zona gialla, l’altro «è il limite di 4 persone al tavolo del bar o del ristorante». E di pandemia Acquaroli ha parlato anche con la giornalista Rai Lisa Marzoli sul palco del Lanciano Forum. Il presidente ha ricordato che il suo mandato alla guida della Regione è cominciato con l’emergenza Covid. «Abbiamo dovuto affrontare scelte necessarie per evitare che la curva pandemica crescesse troppo rapidamente» ha detto, per poi porre l’accento sull’avvio della campagna vaccinale.
Intanto oggi, 11 dicembre, parte nei capoluoghi di provincia la campagna informativa rivolta ai cittadini “Parliamone insieme” sulla vaccinazione e sull’andamento della pandemia. «È una campagna aperta a tutti i cittadini – ha detto – ma particolarmente rivolta a coloro hanno dubbi, perplessità, incertezze e che potranno avere informazioni chiare dai nostri esperti». Coinvolti medici ed esperti per sciogliere i dubbi sulla vaccinazione.
«I dati lo confermano, come pure il fatto di essere qui, oggi, in presenza – ha concluso Acquaroli -. Legittimo il dialogo e il confronto con chi ha dubbi e perplessità: credo che debbano essere i professionisti e gli esperti a dare le risposte».