ANCONA – Nuova interrogazione del consigliere Pd Antonio Mastrovincenzo sull’aeroporto Sanzio. Questa volta il dem l’ha presentata sull’intesa con Ryanair. Un atto che segue un ‘altra interrogazione presentata dopo lo stop dei voli dall’aeroporto Sanzio di Ancona per Bucarest e Vienna cancellati da Aeroitalia da ieri (quelli per Barcellona saranno riattivati dal 1° dicembre).
Il dem torna sulla questione, ricordando la sua richiesta di accesso agli atti presentata il 31 ottobre scorso al direttore del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Marche. «Con l’istanza – spiega Mastrovincenzo – ho chiesto copia dell’atto con cui è stato approvato lo schema di contratto che sarebbe stato sottoscritto tra ATIM – Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche e Aeroitalia relativamente alle tratte Ancona-Barcellona, Ancona-Bucarest, Ancona-Vienna, copia del contratto sottoscritto e copia dell’atto che riporta la copertura finanziaria degli oneri derivanti dall’attuazione del contratto stesso».
Il consigliere regionale prosegue spiegando che «nella risposta, il direttore di Dipartimento mi ha comunicato che alla sua struttura “non risultano atti in riferimento all’istanza”, e di aver provveduto con PEC alla richiesta di riscontro immediato all’ATIM. L’ATIM, a sua volta, successivamente mi scrive “che non è stato stipulato alcun contratto relativo alle tratte aeree Barcellona, Bucarest e Vienna, né di alcuna altra destinazione”, ribadendo che non ha alcuna competenza da e verso l’Aeroporto di Ancona. Ieri in Aula l’assessore Brandoni ha dichiarato che “esiste un contratto tra ATIM e Aeroitalia, con termine dal primo dicembre 2023, a fronte del quale non c’è stata alcuna corresponsione di somme di denaro pubblico e senza alcun tipo di connessione con i voli operati da Aeroitalia sull’Aeroporto di Ancona, su rotte nazionali e internazionali”, aggiungendo che “esiste una clausola di riservatezza che impedisce ad oggi di divulgare le interlocuzioni in corso”».
Il consigliere regionale conclude chiedendo chiarezza: «Acquaroli dica chiaramente come sono andate effettivamente le cose» e «quali accordi contiene il tanto sbandierato protocollo di intesa con Ryanair, se davvero è stato firmato. E anche su questo, oggi ho depositato una specifica interrogazione. Servono chiarezza e trasparenza, servono certezze per garantire davvero una prospettiva di sviluppo all’Aeroporto di Ancona».
Sulla vicenda dell’aeroporto tornano anche il capogruppo del Pd Maurizio Mangialardi e la capogruppo del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri. Ieri in Aula l’assessore regionale al Bilancio aveva risposto alle interrogazioni del Pd leggendo una nota dell’Atim, invitando le opposizioni a ripercorrere «tutta la storia» e per vedere le ragioni che avevano portato lo scalo a un passo dal «fallimento».
Ma Pd e 5 Stelle tornano sulla questione. «L’assessore Brandoni prova disperatamente a rovesciare il tavolo attaccando le precedenti gestioni del centrosinistra – scrive Mangialardi in una nota stampa – . Peccato che il suo tentativo sia una imbarazzante arrampicata sugli specchi. Brandoni, infatti, non solo dimentica che nel 2020 l’attuale maggioranza ha ereditato dal centrosinistra una società completamente risanata sotto l’aspetto economico e finanziaria, ma fa finta di non sapere che il centrodestra è al governo delle Marche da ormai oltre tre anni. Anziché volgere lo sguardo al passato, dovrebbe dirci quali azioni ha messo in campo per rilanciare l’aeroporto di Falconara».
Secondo Mangialardi «la responsabilità di questa situazione ricade totalmente» su «Atim e, di conseguenza, di chi lo ha fortemente voluto, ovvero il presidente Acquaroli. A tal proposito, stiamo ancora attendendo da parte del governatore quel segnale di serietà che da più parti gli si chiede, ovvero l’immediata riassegnazione a un altro assessore della sua giunta della delega al Turismo».
Ruggeri parla di «disastro» e invita l’assessore al Bilancio a fornire «a tutti i consiglieri regionali, e non solo a me che ho fatto formale accesso agli atti», il presunto «contratto sottoscritto il 31 luglio tra Atim e Aeroitalia. Solo allora sapremo se è stato rispettato il regolamento europeo sugli aiuti di Stato o meno».