ANCONA- «Altra Idea di Città è l’unico progetto popolare, civico e partecipato di questa campagna elettorale. Siamo partiti dal basso come singoli e siamo gli unici ad aver detto no ad accordi politici preconfezionati». Francesco Rubini, candidato sindaco di Altra Idea di Città alle comunali del 2018, si presenta agli anconetani davanti ad uno dei luoghi simbolo di Ancona: quello che fino a qualche anno fa era l’Istituto Musicale Pergolesi. Una scelta fatta non a caso ma per ricordare la chiusura «ingiustificata dell’eccellenza musicale di Ancona. Come questo altri luoghi simbolo sono stati chiusi dall’amministrazione Mancinelli, ne è un esempio la Stazione Marittima che ora sta marcendo» afferma Rubini.
Anconetano, 27 anni, Francesco Rubini attualmente sta svolgendo la pratica forense. Dopo l’impegno nei movimenti studenteschi, nel 2013 a soli 23 anni, viene eletto nel Consiglio Comunale di Ancona dove è capogruppo di Ancona Bene Comune. È tra i promotori del movimento civico-politico Altra Idea di Città che oggi conta circa 160 aderenti. Con lui oggi (14 marzo) tutta la squadra a cominciare dalle due vice Loretta Boni e Katya Mastrantuono, che coadiuvano Rubini soprattutto in ambito economico e partecipativo. E poi i portavoce Valerio Cuccaroni, coordinatore settore Cultura, Sport, Giovani e Università; Loredana Galano, coordinatrice settore Welfare, Beni Comuni e Sanità; Riccardo Picciafuoco, coordinatore settore Ambiente, Paesaggio, Sostenibilità, Urbanistica e Benessere; Luciano Mariani.
«Il nome Altra Idea di Città è perché vogliamo ribaltare l’idea di amministrazione che ha caratterizzato Ancona in questi anni, a cominciare dalla mobilità. Siamo per una mobilità sostenibile, per la chiusura in centro del traffico privato, per investimenti sul trasporto pubblico locale e sul ferro, per le piste ciclabili e zone pedonali. Vogliamo fare un’altra gestione del patrimonio pubblico, vogliamo che i beni pubblici siano a disposizione della collettività e non del profitto. Per l’amministrazione Mancinelli ha contato solo il pareggio di bilancio e i beni comuni sono stati oggetto di derubricazione. Hanno provato a privatizzare gli Ex Mutilatini e ora lo stanno facendo con un altro bene pubblico: il faro del Cardeto -spiega il candidato sindaco-. Governare una città non significa asfaltare le strade e fare altri lavori di ordinaria amministrazione. Si può governare, progettare a lungo termine, costruire una città a misura d’uomo».
Ora che Stefano Tombolini (Progetto Civico) è il candidato sindaco del centrodestra, Altra Idea di Città lancia un nuovo appello al confronto con le realtà civiche. «Con Tombolini abbiamo dialogato e condiviso battaglie. A lui diciamo che può scegliere o il contratto a chiamata del centrodestra romano che cala uomini su un territorio che non conosce, oppure può scegliere i movimenti civici. Le idee di Tombolini non sono in linea con il piano programmatico del centrodestra basti pensare che lui propone per Corso Garibaldi una ztl ampliata, il centrodestra vuole invece riaprire il corso- commenta Francesco Rubini-.
Oltre a Tombolini noi ci appelliamo anche ad altre realtà associative come A2O e Voi con Noi perché c’è comunione di intenti. Bisogna uscire dalle categorizzazioni politiche. Siamo disponibili ad allargare il nostro perimetro politico, ci appelliamo a tutte le realtà civiche che non si riconosco né nel centrosinistra né nel centrodestra ma che si riconoscono nei nostri valori. Per ora ci sono quattro schieramenti, cerchiamo di frammentarci il meno possibile per non disperdere i voti. All’interno del Movimento 5 Stelle c’è il caos, ha fatto fatica a radicarsi nella città e c’è una lotta tra il M5S comunale e regionale. Il Pd cerca consensi a suon di asfalti e Tombolini ha risposto al contratto a chiamata del centrodestra. Altra Idea di Città è l’unico progetto alternativo nei metodi e contenuti. Noi vogliamo costruire un fronte civico popolare, continueremo ad ascoltare le istanze dei cittadini».
Tra i punti programmatici di Altra Idea di Città ci sono anche la costruzione di spazi per la cultura e la socialità, Ancona città universitaria, ambiente e benessere. «Bisogna intervenire sulle infrastrutture: occorre fermare il traffico all’ingresso della città. Il lungomare nord non ci servirà così come le grandi opere. Apriamo la metropolitana di superficie. Facciamo una cura del ferro e abbandoniamo la gomma» commenta il portavoce Riccardo Picciafuoco.
Domenica 25 marzo l’Assemblea degli aderenti si riunirà al Circolo Pace e Unione di Pietralacroce per approvare la sintesi programmatica elaborata dai tavoli, fissare le tappe della campagna elettorale e scegliere le candidature per il Consiglio comunale.