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Argalia confermato segretario nazionale del sindacato radiologi

Nato a Fabriano, radiologo di lungo corso, Argalia dirige la SOD Radiologia Materno Infantile, Senologica, Cardiologica ed Ecografica Ambulatoriale dell'ospedale regionale di Torrette e Salesi

ANCONA – Il board del Sindacato radiologi SNR conferma segretario nazionale il dottor Giulio Argalia. Nato a Fabriano, radiologo di lungo corso, Argalia dirige la SOD Radiologia Materno Infantile, Senologica, Cardiologica ed Ecografica Ambulatoriale dell’ospedale regionale di Torrette e Salesi, ed ha sempre concentrato il suo maggior interesse professionale nel settore radiodiagnostico.

Il dottor Giulio Argalia

Al suo impegno costante nel Sindacato SNR si aggiungono numerose iniziative culturali e sociali realizzate in ambito nazionale e particolarmente nel vivace territorio delle Marche. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, già docente del corso di Laurea “Tecniche ed Apparecchiature di Diagnostica per Immagini II”, Giulio Argalia è stato per molti anni all’interno della Società Scientifica SIRM (dal 2000 al 2004 segretario alla presidenza della sezione nazionale di ecografia della SIRM; dal 2004 al 2008 consigliere nazionale della sezione di ecografia della SIRM; dal 2005 al 2007 e dal 2008 al 2010 è stato eletto per due mandati consigliere della SIRM Marche).

Il segretario, si legge nella nota stampa, «si troverà come primo atto ufficiale a firmare il CCNL Sanità definitivo in Aran il prossimo martedì 23 gennaio. Impegno che Giulio Argalia affronta con la consueta pragmaticità e il garbo istituzionale che gli appartiene». Al riguardo ha affermato «corono con soddisfazione un impegno che è stato portato avanti da tanti validi colleghi al tavolo delle trattative. E proseguo l’impegno del sindacato nella difesa della nostra categoria. Sarà un anno impegnativo per i quadri dirigenti SNR, tra la riapertura delle trattative per il rinnovo del CCNL, la questione della depenalizzazione dell’atto medico, l’autonomia differenziata, le carenze di personale. Ma io conto sul fattivo contributo di tutti, il lavoro non ci spaventa».

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