ANCONA – Nuovo incontro questa mattina fra il presidente regionale Luca Ceriscioli, l’assessore Loretta Bravi e le organizzazioni sindacali sulla situazione del deposito osimano che rifornisce i negozi ex Auchan. Con il passaggio progressivo dei punti vendita al sistema Conad il magazzino sta vedendo la sua attività ridotta sempre più al lumicino con il rischio che i 102 dipendenti che vi lavorano possano rimanere senza occupazione.
I sindacati, nel corso dell’incontro che si è svolto in videoconferenza, hanno premuto sull’acceleratore con la Regione chiedendo di intervenire sulla questione così da avere finalmente risposte certe e concrete da parte dell’azienda che gestisce il magazzino, la Xpo Logistics. In gioco c’è il destino del deposito e con esse quello occupazionale dei suoi dipendenti.
Per Filcams Cgil, Fist Cisl e UilTucs Uil infatti il magazzino può costituire un valore aggiunto per la logistica del sistema Conad e, nel corso dell’incontro, che si è svolto in video conferenza, il presidente Ceriscioli si è impegnato ad intervenire direttamente presso il Ministero dello Sviluppo Economico e a convocare Xpo e Conad per sollecitare sulla questione.
Inoltre la Regione ha confermato la disponibilità a verificare la possibilità
di creare una filiera della logistica che possa coinvolgere anche altri attori del territorio.
Parla di incontro interlocutorio Fabrizio Bontà, segretario regionale UilTucs Uil. «Un incontro che non sposta il dramma che stanno vivendo le 102 famiglie che lavorano all’interno del deposito. Ogni giorno che passa è un giorno perso per trovare una soluzione soddisfacente. E di tempo ce n’è sempre meno. Siamo preoccupati – spiega – , speriamo nell’intervento del Ministero, di concerto con la Regione, per cercare di sensibilizzare Margherita Distribuzione nel trovare una soluzione. Il ricorso all’ammortizzatore sociale può essere solo un tampone ma non è, e non sarà sufficiente per risolvere la questione. Il paradosso è che un centro Logistico di questa portata, situato nel cuore delle Marche, non venga considerato punto strategico per la movimentazione delle merci, pare veramente assurdo e fuori dal mondo».
Una situazione sulla quale ha influito pesantemente anche l’emergenza coronavirus che ha paralizzato di fatto le trattative per quasi due mesi. «Cogliamo positivamente l’impegno assunto oggi dalla Regione di riprendere il confronto sulla vertenza Conad, sollecitando l’intervento del Ministero che aveva affidato alle regioni il compito di confrontarsi con il gruppo per valutare gli impatti del progetto di ristrutturazione nei singoli territori italiani – commenta Selena Soleggiati, segretaria regionale Fist Cisl – . La logistica resta per noi un problema irrisolto. Margherita Distribuzione sino ad ora ha differito le scelte in materia di logistica dando priorità alla rete e alla sede, ma il lento spegnimento ha continuato inesorabile sino ad oggi, lasciando pressoché senza lavoro il deposito marchigiano».
«Per i lavoratori – prosegue – l’unica notizia certa è stata l’attivazione della cassa integrazione in deroga con una riduzione dell’orario di lavoro pari al 60% per le nove settimane previste dal Decreto. Restiamo convinti che un progetto che crei un polo logistico che integri anche il deposito di Osimo, sia ancora possibile e possa costituire una soluzione che qualifichi il servizio alla rete Conad. Cento lavoratori senza occupazione in tempo di Covid, dal quale l’economia italiana uscirà profondamente ferita, sono un peso troppo grande per il nostro mercato del lavoro, che non riuscirà a riassorbirli con facilità. Conad attenta alle comunità locali in cui si innesta la sua attività ha il dovere di offrire una soluzione che valorizzi il deposito e salvaguardi quindi l’occupazione».
«La Regione – commenta Barbara Lucchi, segretaria regionale Filcams Cgil – ha convenuto sulla necessità di richiamare in tempi rapidi l’attenzione del Mise sulla situazione dei lavoratori della logistica invitando nel contempo Distribuzione Margherita a trovare soluzioni dedicate e comunque denunciando al Mise la latitanza dell’azienda. Ad oggi infatti nonostante gli impegni presi in occasione degli ultimi incontri, nei fatti i lavoratori della logistica non hanno risposte, né orizzonti in termini occupazionali. Continueremo a lottare al fianco dei lavoratori del deposito di Osimo auspicando che anche attraverso l’impegno confermato dal livello istituzionale regionale si trovino al più presto soluzioni apprezzabili»