ANCONA – Cresce la preoccupazione tra i lavoratori ex Auchan. Giovedì 6 febbraio la vertenza arriverà sul tavolo della Regione in occasione dell’incontro promosso dal presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo al quale parteciperanno l’assessore Loretta Bravi, le rappresentanze sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil e una delegazione della Pwc in rappresentanza di Conad. Prevista anche la presenza delle due cooperative presenti sul territorio: Cia e Conad Adriatico.
Nell’attesa di sapere quale sarà il loro destino occupazionale, i lavoratori ex Auchan delle due sedi, Ancona e Offagna, e quelli del deposito di Osimo, vogliono far sentire la loro voce. Per questo hanno organizzato un presidio che si terrà davanti la sede del consiglio regionale a partire dalle 14, anticipando di un ora l’incontro con i rappresentanti della Conad.
Vogliono delle risposte dopo che nei giorni scorsi Margherita Distribuzione ha comunicato gli esuberi, 73 dei quali nelle Marche tra gli impiegati delle sedi. Ma in piedi c’è anche l’incognita del personale che lavora nel deposito di Osimo, che sta vedendo sempre di più assottigliarsi lavoro e fatturato sul’onda dei cambi di insegna dei negozi.
Il tavolo regionale sarà l’occasione per fare il punto sul piano industriale e strategico dell’azienda, ma anche per cercare soluzioni occupazionali per i lavoratori. Una vertenza complessa che si sta prolungando da diversi mesi e che nelle Marche interessa 1675 lavoratori.
Siamo impegnati nell’attivare tutte le possibili iniziative per garantire la rete di vendita e la tutela dei livelli occupazionali – spiega il consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo – . Nella risoluzione approvata a novembre abbiamo chiesto al governo regionale di essere parte attiva in tutta la vertenza, con interventi sul governo ed in particolare sul Mise, e nel corso del successivo incontro tra capigruppo consiliari e sindacati abbiamo ribadito, tra l’altro, la volontà di procedere ad un confronto diretto con la proprietà».
Intanto però sulle teste dei lavoratori ex Auchan pende anche la spada di Damocle dell’Antitrust che tra fine febbraio e inizio marzo dovrà pronunciarsi definitivamente sulle sovrapposizioni, ovvero sul rischio di violazione della libera concorrenza in 24 punti vendita della regione.
In ballo anche alcuni punti vendita che non sono stati inclusi nei passaggi, come Le Coccinelle di Osimo, le Ville di Falconara Marittima, il cui destino non è ancora chiaro. Saranno venduti o chiusi? Insomma sono tante le incognite e il rischio è che gli esuberi alla fine potrebbero essere molti di più rispetto a quelli annunciati: questa è una delle preoccupazioni dei lavoratori.