ANCONA – «Con il Green pass le capienze devono assolutamente tornare al 100%». Lo ha detto l’assessore regionale con delega alla Cultura e allo Sport, Giorgia Latini. Sentita sul parere favorevole del Cts (comitato tecnico scientifico) a portare le capienze di cinema, teatri e stadi ad una quota tra il 50 e l’80%, Latini ha sottolineato che si tratta di una «decisione molto importante che abbiamo chiesto a gran voce».
«Ci accontentiamo per il momento – prosegue – dell’80% per i teatri, del 50% per lo sport al chiuso e del 75% per gli eventi sportivi all’aperto, però si può fare qualcosa di più perché il 50% con il Green pass è una percentuale ancora troppo, troppo bassa».
Secondo l’assessore «occorre tutelare tutti i settori, in primis la cultura che ha sofferto tantissimo, ma anche lo sport deve avere massima attenzione». Insomma secondo Latini, la certificazione verde deve riportare alla normalità: «Se dobbiamo obbligare gli italiani a seguire determinate regole – spiega – è ovvio che ci devono essere anche dei riscontri positivi verso una normalità, per questo chiedevamo l’ampliamento della percentuale e anzi ci aspettavamo di arrivare al 100% della capienza dei luoghi della cultura e dello sport».
L’assessore è tornata poi sulla questione dei test salivari rapidi, una battaglia del suo partito (Lega) volta al riconoscimento di questo tipo di test per il rilascio della certificazione verde. La Latini ha auspicato l’approvazione al rilascio del lasciapassare anche per i test rapidi: «Una misura per monitorare l’andamento della pandemia e soprattutto per rendere la vita più semplice agli italiani». Specie ai ragazzi che devono praticare l’attività sportiva, oltre che alle «famiglie che hanno deciso di non vaccinarli e che devono sostenere dei costi altissimi». Il rischio è quello di «dover rinunciare allo sport, dopo un anno e mezzo di lockdown nel quale i più giovani sono stati rinchiusi a casa. Sono veramente dispiaciuta che il governo della salute faccia orecchie da mercante su questo e sul benessere dei giovani». Fondamentale per Latini «rispettare la sensibilità di tutti e non discriminare nessuno».
A due settimane esatte dalla ripresa delle lezioni a scuola, Latini si è detta confortata dall’attivazione del piano di monitoraggio con i test salivari nelle scuole sentinella, ma ha anche auspicato che l’iniziativa sia ampliata così da comprendere tutte le scuole e non solo alcuni istituti «per garantire continuità didattica in presenza e non più a distanza, perché ad oggi ci sono, purtroppo, delle classi in dad».
L’assessore con delega all’Istruzione, ha spiegato che i test salivari in questa prima fase hanno già interessato «sui 1.000 ragazzi», i quali si sono sottoposti alla raccolta del test salivare tramite tampone molecolare salivare, ma intanto è in corso la raccolta delle adesioni da parte delle famiglie e «mano a mano interesserà un numero sempre più alto di studenti marchigiani».