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Baldelli, Tar Lazio respinge ricorso contro Orte – Falconara: «L’infrastruttura accelera»

Il tratto interessato è quello Genga-Serra San Quirico. L'assessore fa sapere che ora l'opera accelera. Una infrastruttura da 445milioni

ANCONA – Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso contro i lavori di raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara nel tratto Genga-Serra San Quirico. A darne notizia è l’assessore della Regione Marche con delega alle Infrastrutture Francesco Baldelli il quale fa sapere che l’opera «accelera».

L’assessore regionale evidenzia che la sentenza del Tar del Lazio «sgombera definitivamente il passaggio da ogni ostacolo che si frappone ad uno degli investimenti più importanti mai realizzati nelle ferrovie delle Marche, ben 445 milioni di euro. Da oggi il treno per Roma può correre ancora più spedito per collegare Ancona, la nostra porta sul mondo, al Centro Italia, aprendo un veloce corridoio di “ferro” tra i Balcani ed i Porti del Tirreno».

Entrando in polemica Baldelli afferma: «Le miopi politiche infrastrutturali delle passate amministrazioni hanno privato le Marche di collegamenti trasversali, sia ferroviari che stradali, impendendo lo sviluppo socio-economico dei territori della cosiddetta “Terza Italia”. Il Piano della Infrastrutture “Marche 2032” della Regione Marche, recentemente adottato dalla Giunta Acquaroli, ha tra i suoi obiettivi principali l’apertura di un nuovo Corridoio europeo, in grado di rafforzare i collegamenti commerciali tra l’Oriente e la Penisola Iberica e, attraverso il Corridoio Atlantico, si connetta ai grandi nodi logistici del Nord Europa».

«Siamo perfettamente in linea con le politiche infrastrutturali del Governo nazionale – dice Baldelli – , anche alla luce del via libera dell’Europa alla revisione del PNRR, un passaggio fondamentale per disegnare la mappa degli interventi sulle ferrovie in Italia, mappa che vede la Orte-Falconara tra i progetti confermati e che procedono senza criticità.
Nella realizzazione dell’opera, continueremo a vigilare per offrire le migliori soluzioni tecniche possibili, che sappiano coniugare al meglio sviluppo e rispetto dell’ambiente. Avanti con le infrastrutture come pre-condizione di sviluppo – conclude -, l’unica garanzia per tutelare il benessere di chi vive e lavora sul nostro territorio, seguendo i principi della sostenibilità ambientale, economica e sociale».

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