ANCONA – È stato approvato nella seduta odierna il bilancio di previsione del Consiglio regionale. Il via libera in Aula con 27 voti a favore e 2 astenuti. Un bilancio che vede al centro la modernizzazione della pubblica amministrazione e il benessere organizzativo. Ad illustrarne i contenuti, collegato da remoto, è stato il vicepresidente dell’Assemblea Legislativa, Gianluca Pasqui, mentre relatore di maggioranza è stata la consigliera della Lega Chiara Biondi e per la minoranza l’ex assessore al bilancio nella giunta Ceriscioli Fabrizio Cesetti, oggi consigliere regionale in quota dem. La seduta si è svolta in formula mista, sia in presenza che da remoto, in seguito alla positività della consigliera del Pd Manuela Bora. Collegati in video conferenza della Giunta gli assessori Stefano Aguzzi e Mirco Carloni.
Gianluca Pasqui, nell’illustrare i contenuti del Bilancio di previsione del Consiglio regionale, ha parlato di «principale strumento dell’organo legislativo della Regione» ed ha evidenziato che, «se da un lato l’avvento della nuova legislatura ha chiuso un quinquennio caratterizzato da cambiamenti che hanno impattato fortemente sull’amministrazione, dall’altro a nessuno può sfuggire il fatto che lo stesso è avvenuto nel pieno di una situazione assolutamente inedita come quella determinata dall’emergenza epidemiologica, che ha comportato profondi cambiamenti organizzativi, nonché processi di lavoro assolutamente imprevedibili solo alcuni mesi prima». Un bilancio che Pasqui ha definito in linea con i precedenti con «una stabilità nel contenimento delle spese di funzionamento».
Le spese di competenza previste nel triennio sono pari a 21.353.640 euro per il 2021, 21.150.275 per l’anno 2022 e 21.258.571 per il 2023. Per quanto riguarda invece le spese relative agli organismi regionali di garanzia, come il Garante dei diritti, Commissione pari opportunità e Corecom, queste ammontano a 307.996 (Garante), 307.995 (Commissione pari opportunità) e 308.495 euro (Corecom).
Il presidente dell’Assemblea Legislativa, Dino Latini, nel suo intervento ha spiegato che «Il Bilancio sfrutta senza dubbio anche l’attività positiva svolta nella precedente legislatura». Tra gli obiettivi del Bilancio, posti come priorità legate alla pandemia di covid-19, ci sono l’accelerazione della telematizzazione e la formazione innovativa. A tal proposito Pasqui ha sottolineato che bisogna «cogliere l’occasione» per modernizzare la macchina amministrativa puntando sulla digitalizzazione e su nuovi processi organizzativi. «Un cambiamento radicale – spiega – prima che organizzativo essenzialmente culturale, che presuppone di ripensare la prestazione di lavoro in chiave di obiettivi».
Ma tra gli obiettivi delineati in Aula c’è anche quello di riordinare l’ordinamento giuridico dell’Assemblea, di potenziare l’efficacia dell’attività del Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche e di semplificare la normativa sul trattamento indennitario dei consiglieri.
Insomma, sarà un via libera alla digitalizzazione e dematerializzazione dei documenti, ma anche al rafforzamento della comunicazione istituzionale e allo sviluppo di iniziative per la partecipazione dei giovani alle attività di valutazione delle politiche, come chiesto dall’ex presidente dell’Assemblea Legislativa Antonio Mastrovincenzo che ne aveva fatto il suo cavallo di battaglia insieme alla biblioteca dell’Assemblea legislativa.