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Bocciata la nomina del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Acquaroli: «Vicenda blocca infrastruttura»

La Commissione Trasporti al Senato ha espresso parere negativo sulla nomina dell'ingegnere Matteo Africano proposta dal Ministro Giovannini. Si accende lo scontro politico

Una veduta del porto di Ancona

ANCONA – «La Commissione Trasporti al Senato ha espresso parere negativo sulla nomina proposta dal Ministro Giovannini per il Presidente dell’Autorità Portuale del Mare Adriatico Centrale». A dare la notizia è il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, con un post su Facebook.

Il ministro Giovannini aveva proposto come successore di Rodolfo Giampieri, l’ingegnere romano Matteo Africano. Una nomina che aveva suscitato una levata di scudi nel Pd, e anche alcuni esponenti del centrodestra (Sandro Zaffiri, Lega) si erano espressi a favore di una riconferma del dorico Giampieri nel segno della continuità e per il buon lavoro svolto. 

Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche

«Dobbiamo aspettare la giornata di domani e il voto alla Camera – spiega Acquaroli – , ma intanto esprimo la mia perplessità su tutta la vicenda che sta bloccando da mesi una infrastruttura così importante. La Regione Marche ha anche dato l’intesa sulla proposta del Ministro per agevolare una soluzione di larghe intese, nonostante tale proposta non fosse di diretta emanazione. Spero che presto si possa chiarire tutto per poter lavorare al rilancio del Porto».

Giorgio Fede
Giorgio Fede

A prendere posizione sulla vicenda è il Movimento 5 Stelle, con Gabriella Di Girolamo (Capogruppo) e Giorgio Fede, entrambi in Commissione Lavori pubblici e Trasporti del Senato che evidenziano il fato che «Forza Italia e Lega hanno affossato la nomina di Africano». I due esponenti parlano di Matteo Africano, come di una «figura tecnica di grande spessore e preparazione, con diverse esperienze internazionali e collaborazioni di lunga data con il Porto di Civitavecchia».

«L’aspetto che lascia perplessi- secondo i pentastellati – è che in Commissione Fratelli d’Italia abbia sostenuto la candidatura, ma non Forza Italia e Pd. Si comprendono le motivazioni del Pd, che avrebbe voluto la riconferma della precedente autorità, ma rimangono dubbie le motivazioni di Forza Italia e l’astensione della Lega».

I due esponenti parlano di uno «scollamento tra la destra in Parlamento e quella in Regione dato che, sebbene i presidenti siano entrambi espressione di Fratelli D’Italia, le giunte regionali hanno al loro interno membri sia della Lega che di Forza Italia. Dispiace che i porti dell’Adriatico centrale debbano attendere ancora per uscire dal Commissariamento».