ANCONA – Prorogate al 31 dicembre 2024 le concessioni degli stabilimenti balneari, delle attività di ristorazione, degli approdi turistici e dei punti di ormeggio che ricadono nel sistema portuale di Marche e Abruzzo. Il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale ha approvato ieri l’ordinanza per l’estensione delle concessioni demaniali marittime turistico-ricreative a tutto il 2024.
L’area geografica interessata nelle Marche è quella di Falconara e Palombina. «Era una proroga che gli operatori aspettavano – dice Romano Montagnoli segretario regionale del Sib, Sindacato Italiano Balneari di Confcommercio – la stagione è salva anche per loro, che non dipendono dai Comuni ma direttamente dall’Autorità che a sua volta dipende dal Ministero delle Infrastrutture».
Sono interessati anche le concessioni delle associazioni di pesca sportiva delle associazioni e dei circoli nautici che gestiscono gli specchi d’acqua con finalità di diporto. In tutto sono 160 le concessioni prorogate tra Marche e Abruzzo.
«È un argomento molto complesso, caratterizzato da una grande incertezza e contraddittorietà del quadro normativo e giurisprudenziale di riferimento, sul quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato, su richiesta di Assoporti, un atto di indirizzo – ha detto il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo -. Una materia su cui è in corso l’interlocuzione fra il Governo e la Commissione europea e sulla quale ci siamo allineati a quanto disposto efficacemente anche da altre Autorità di sistema portuale».
Sulla Bolkestein, il Governo nazionale ha chiesto alla Commissione Ue altri quattro mesi di tempo per concludere un primo confronto con gli Enti territoriali nell’ambito della Conferenza Unificata al fine della definizione dei criteri per la determinazione della scarsità della risorsa e dei relativi indirizzi di riordino del settore.
Il Comitato di gestione ha, inoltre, approvato il Codice di comportamento dei dipendenti dell’Adsp e il Piano integrato di attività e organizzazione 2024-2026, su cui ieri ha espresso parere positivo anche l’Organismo di partenariato risorsa-mare. Il Piao, ha sottolineato il Presidente Garofalo, “è un atto che spinge la pubblica amministrazione a migliorarsi continuamente in efficienza ed efficacia, nel rapporto con i cittadini e con le imprese e nell’informare con trasparenza sulle proprie attività”.
Il Presidente Garofalo ha poi informato il Comitato di gestione dell’approvazione del Bilancio di sostenibilità dell’Autorità di sistema portuale, che approfondisce gli aspetti di sostenibilità economica, sociale ed ambientale, e ha aggiornato i componenti sulla difficile situazione nel mar Rosso, che sta influenzando l’andamento dei traffici marittimi.
«Abbiamo già avuto un confronto, insieme a tutte le Adsp, con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ci ha chiesto di monitorare costantemente su quelle che possono essere le ricadute sulla portualità italiana – ha detto il Presidente -. C’è una forte attenzione sulla vicenda, ovviamente dal punto di vista umanitario. Il Governo sta tenendo sotto osservazione quanto sta accadendo nell’area del mar Rosso, dove si è creata una nuova situazione complessa che dobbiamo purtroppo affrontare come già successo in questi anni con la pandemia da Covid prima e poi con la guerra fra Russia e Ucraina».