ANCONA – Quattro milioni di euro alle Marche per eliminare l’amianto dalle scuole e dagli ospedali. È quanto previsto dal decreto varato il 14 gennaio dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Il “Piano di bonifica da amianto” stanzia complessivamente 385 milioni di euro nell’ambito di un ampio disegno di risanamento che interessa tutto il territorio nazionale.
Il ministero ha assegnato i fondi alle Regioni per finanziare progetti di rimozione e smaltimento dell’amianto che dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2025, garantendo anche un supporto tecnico.
I RISCHI DELL’AMIANTO
Causa di gravi forme tumorali come il mesotelioma e il carcinoma della laringe, del polmone, dello stomaco e del colon, è responsabile di oltre 6mila morti all’anno secondo il dossier di Legambiente “Liberi dall’Amianto?”. Una strage silenziosa che avviene per inalazione della polvere. L’amianto, minerale presente nelle rocce metamorfiche in minime quantità, è invece presente in abbondanza nell’eternit, il fibrocemento molto impiegato in passato per le coperture dei tetti delle abitazioni e dei capannoni industriali. A rendere pericoloso l’eternit è la polvere che si genera quando il materiale si degrada e che se respirata provoca conseguenze molto gravi per la salute umana.
LA SITUAZIONE NELLE MARCHE
Nelle Marche sono 463 i casi di mesotelioma maligno accertati dal 1993 al 2012 secondo il V Rapporto ReNaM (2015). Ad essere bonificati nella nostra regione 960 edifici tra pubblici e privati, mentre risultano in fase di bonifica 594 edifici. Il censimento riportato nel dossier Legambiente parla di 8 siti industriali dove è presente amianto, 13.611 edifici pubblici e privati e 11.857 coperture per un totale di 13.630.854 metri quadrati censiti.
«L’Italia nella lotta all’amianto è molto in ritardo – commentano i parlamentari marchigiani del M5s Giuliodori, Terzoni, Rossini, Accoto, Parisse, Emiliozzi, Agostinelli, Romagnoli, Fede, Coltorti, Cataldi e Cattoi -, ma adesso è una buona occasione per recuperare il tempo perso».
«Nelle Marche – proseguono – la concentrazione di amianto raggiunge livelli preoccupanti, è una delle regioni più a rischio. Abbiamo quindi la necessità di utilizzare diligentemente i fondi assegnati». Risorse che per i pentastellati non vanno sprecati per questo invitano «la Regione ad accelerare la predisposizione dei progetti».
«Con questo provvedimento – concludono – potremo finalmente rimuovere l’amianto dagli edifici pubblici e dare la giusta priorità al risanamento delle nostre scuole e dei nostri ospedali. Sulla salute dei cittadini non si può scherzare».