ANCONA – Dopo la stretta del governo sul Superbonus, chi deve ristrutturare la propria abitazione si trova ancora a poter beneficiare di una serie di agevolazioni che spaziano dalla riqualificazione energetica a quella sismica. Ma come districarsi in quest’universo piuttosto complesso? Ne parliamo con Elisabetta Grilli, responsabile regionale Cna per il settore Costruzioni,
Tra le misure alternative al Superbonus per riqualificare l’abitazione spiega «sono ancora in vigore l’Ecobonus, il Sismabonus, l’Ecosismabonus, il Bonus Mobili e quello Giardini, insieme al Bonus Ristrutturazioni», ma si tratta di agevolazioni che «dovrebbero terminare a fine anno e ancora non abbiamo notizie circa una eventuale proroga».
Intanto va precisato che il Superbonus è passato dal 110 al 70%, mentre resta al 110 solo nell’area del cratere sismico, inoltre è stata eliminata la possibilità di cessione dei crediti. Per quanto riguarda l’Ecobonus l’agevolazione permette interventi di riqualificazione energetica delle abitazioni attraverso il cambio degli infissi, interventi di isolamento con cappotto, installazione di pannelli fotovoltaici e pompa di calore, ma attenzione perché si tratta di interventi che devono consentire all’edificio di compiere un salto di classe energetica.
«La detrazione dell’Ecobonus va dal 50 al 65% con un massimale che oscilla tra i 40mila e i 60mila euro, a seconda se i lavori riguardano le parti comuni dei condomini, o un singolo appartamento» spiega Grilli. Invece per quanto riguarda il Sismabonus «le aliquote per i lavori di consolidamento degli edifici variano dal 50 all’85% con massimale dei lavori fino a 96mila euro ad unità».
Ecobonus e Sismabonus possono essere utilizzati anche in combinazione ricorrendo all’Ecosismabonus, che prevede «un massimale di 136mila euro sulle parti comuni dei condomici. Ancora attivo il bonus barriere architettoniche al 75% e quello per le ristriutturazioni edili, ovvero per interventi singoli che non fanno scattare un salto di classeenergetica. In questo caso la detrazione è al 50%».
Per chi l’anno scorso ha usufruito di uno dei bonus, è possibile avvalersi anche del Bonus Mobili che permettere di acquistare arredi fino a 5mila euro detraendo il 50%. Resta ancora attivo anche il Bonus Giardini con una detrazione al 36% sugli interventi di riqualificazione.
Grilli ribadisce la necessità di «un riordino del sistema dei bonus. A fine anno quando è previsto il termine delle agevolazioni se non ci saranno rinnovi, comporterà una nuova corsa e una nuova impennata dei prezzi. Serve un orizzonte di più lungo periodo per permettere alle imprese di programmare i lavori e non ingolfarsi. Inoltre bisogna prevedere agevolazioni per le famiglie che hanno maggiori difficoltà economiche perchè pensiamo che siano proprio loro ad avere abitazioni più datate e quindi più disperdenti dal punto di vista energetico e dunque più bisognose di interventi».