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Bus in fiamme, il racconto dell’autista: «Non ho avuto paura, non c’è stato il tempo di preoccuparsi»

Andrea Fichera, è questo il nome dell'autista 45enne che guidava il bus divorato dalle fiamme nel pomeriggio di ieri all'Aspio. Ecco il suo racconto

Il mezzo distrutto dalle fiamme

ANCONA – «Stavo percorrendo la rotonda quando il servosterzo si è bloccato. Ho accostato il mezzo ed ho visto del vapore acqueo uscire dal vano motore, allora ho subito fatto scendere i passeggeri per metterli in sicurezza». È il racconto di Andrea Fichera, l’autista 45enne di Conerobus che ieri stava guidando il mezzo, quando si è sviluppato un incendio che ha divorato letteralmente il bus.

Erano passate da poco le 14,30 quando si è sviluppato il rogo, mentre l’autobus stava percorrendo la rotatoria dell’Aspio La prontezza di riflessi dell’autista, che ha subito attuato il protocollo dell’azienda di trasporto, ha consentito di scongiurare conseguenze peggiori.

Il conducente sul primo momento ha provato a spegnere le fiamme con l’estintore a bordo del bus, ma l’incendio si è sviluppato con una tale rapidità da richiedere l’intervento dei vigili del fuoco. «Ho allertato subito la centrale operativa e contattato i vigili del fuoco» racconta, spiegando che a bordo erano presenti all’incirca 6 passeggeri, tutti di giovane età, ma «nessuno di loro si è spaventato o ha subito disagi, perché di li a poco è sopraggiunto un collega con un mezzo di linea, che li ha trasferiti ad Ancona».

Insomma una situazione che poteva “sfuggire di mano” per fortuna non ha avuto conseguenze e nessuno è rimasto ferito, grazie alla prontezza dell’autista: «Non ho avuto paura, ho pensato subito a mettere in sicurezza i passeggeri, mi sono scusato con loro dell’imprevisto, ma poi per il resto è accaduto tutto così in fretta che non c’è stato neanche il tempo di preoccuparsi».

«Tutti i nostri autisti sanno come comportarsi in questa situazione – dichiara Maurizio Papaveri, presidente Conerobus – lavoriamo, facciamo formazione e cerchiamo di renderli edotti su ogni situazione. Ed è una bellissima controprova vedete che in una situazione molto critica il nostro autista ha saputo muoversi correttamente»