ANCONA – Coperte, vestiti e giacconi di giovani rifugiati politici somali che «dormono al porto di Ancona, in mancanza di un posto migliore», sono stati buttati via da persone ignote. A denunciare l’episodio sono Roberto Mancini e Paola Petrucci, coordinatori di Dipende da Noi. Secondo i due esponenti politici i migranti, che avevano ricevuto indumenti e altri generi di conforto qualche giorno prima «da cittadini e associazioni di volontariato per affrontare il freddo di queste notti», ieri ne sono rimasti sprovvisti e «non è la prima volta che certe nefandezze capitano ad Ancona».
Mancini e Petrucci bollano come «eticamente indecoroso e disumano che un’azione come questa venga compiuta nell’indifferenza dei più, spesso proprio da chi dovrebbe vigilare per la comunità. È eticamente indecoroso e disumano che le istituzioni non mettano a disposizione degli spazi dignitosi – prosegue – dove poter far dormire al caldo le persone più bisognose e disagiate. È vergognosa l’indifferenza verso questi atti disumani che dietro la falsa facciata del ‘decoro’ nascondono prepotenza, odio, xenofobia».
Il movimento sollecita il «Comune di Ancona ad attivare efficaci canali di solidarietà che mettano in sicurezza la vita e la salute di queste persone bisognose, oltre a condannare con forza certi atti criminali», mentre alla sindaca di Ancona Valeria Mancinelli chiedono «su questo una presa di posizione chiara. Ringraziamo invece tutte le persone che volontariamente, quotidianamente e gratuitamente, spesso anche col proprio supporto economico, si adoperano per rendere più vivibile e dignitosa la sfortunata e difficile esistenza di tanti altri esseri umani».
Nei giorni scorsi l’associazione Servizio di Strada onlus che fornisce assistenza ai senza tetto, portando loro anche coperte e indumenti, aveva rivolto un appello a donare questo genere di beni. La stessa denuncia era arrivata qualche tempo fa anche dall’Ambasciata dei Diritti.
«Il problema delle coperte che vengono buttate, rubate o perse va avanti ormai da anni – dice Samir, un volontario del Servizio di Strada onlus -; più volte abbiamo fatto questi appelli, perché si tratta di persone che hanno bisogno di tutto e se si trovano sprovvisti di coperte e indumenti si trovano in grande difficoltà, anche perché non hanno un posto dove dormire. Sicuramente va fatto di più, anche per l’accoglienza dei migranti, però c’è già in campo un sistema di accoglienza messo in atto dal Comune che cerca di fare il massimo, chiaro che andrebbe potenziato e migliorato per non lasciare le persone in strada».