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Presentato il calendario 2024 dell’Arma: tra le storie quella della carabiniera osimana Martina Pigliapoco che salvò una donna

Presentato oggi ad Ancona nella sede del comando provinciale dei carabinieri il calendario storico dell'Arma

ANCONA – La figura del carabiniere come punto di riferimento per la comunità. È questo il tema del calendario storico dell’Arma, edizione 2024, presentato oggi ad Ancona, nella sede del comando provinciale carabinieri di Ancona, dal comandante colonnello Carlo Lecca, in contemporanea con la presentazione nazionale a Roma. Il calendario racconta attraverso le immagini realizzate dalla matita dello studio di design Pininfarina e i testi curati dall’editorialista Massimo Gramellini, 12 storie, una per mese, relative alle gesta più eroiche compiute dai militari dell’Arma, spaziando in un arco temporale che abbraccia diversi anni.

Il fil rouge che lega tutte le storie è la capacità di ascolto e di vicinanza dei carabinieri alla comunità. I militari dell’Arma sono «una presenza costante in tutti i territori, anche nelle più piccole realtà» ha rimarcato il comandante provinciale Carlo Lecca, una capillarità che rende i carabinieri «un punto di riferimento per tutta la cittadinanza» anche nelle zone più problematiche del Paese, dove la caserma dell’Arma rappresenta un presidio dello Stato. Un tratto rosso percorre tutte le pagine del prezioso calendario, proprio come la banda rossa che compare nell’uniforme dell’Arma dei carabinieri con la fiamma come emblema e sulla bandiera italiana.

Tra le dodici storie narrate nel calendario 2024 c’è anche quella di Martina Pigliapoco, carabiniere originario di Osimo (Ancona) premiata in Campidoglio per aver salvato una mamma di tre figli che voleva gettarsi da un ponte in Cadore (Belluno). ‘Fidati di me’ si intitola così la storia della carabiniera marchigiana che si rese protagonista nel 2021 di questa impresa eroica, mentre era in servizio alla stazione di San Vito di Cadore. Pigliapoco riuscì ad entrare in empatia con la donna sospesa ad un’altezza di circa 80 metri e dopo averla ascoltata e aver dialogato con lei, la donna si è dissuasa dal gesto e le due si sono abbracciate, ha ricordato il comandante Lecca. Un bell’esempio della capacità di ascolto e vicinanza che il personale dell’Arma è in grado di esprimere.

Iniziata nel 1928, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 91^ edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia.

Oltre al calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2024 dell’agenda illustrata attraverso quattro racconti che centrano l’essenza dell’operato dei carabinieri sul territorio: dall’attività di un’unità cinofila impegnata in operazioni di soccorso dopo una calamità naturale al carabiniere appena arrivato di rinforzo alla caserma di un paesino mal collegato e molto distante dai centri più grandi e dai servizi essenziali, fino alla vita di un ufficiale dell’Arma, ancora ignaro futuro comandante generale e inconsapevole protagonista di una pagina di storia della unificanda Nazione, passando per l’altruismo di un giovane comandante di stazione che trae in salvo una donna che stava annegando.

Un momento della presentazione dell’edizione 2024 del calendario storico dell’Arma

L’edizione 2024 vede anche un calendario da tavolo, dedicato anche quest’anno al tema “i Carabinieri nei Borghi più Belli d’Italia”, nel quale sono state selezionate 12 immagini che ritraggono i carabinieri nei borghi del Belpaese. Il planning da tavolo racconta una storia redatta dal personale dell’Arma con il titolo “Il Carabiniere in bicicletta”, ambientata agli inizi del ‘900 nella quale si parla di un maresciallo che svolgeva il suo servizio per la comunità a bordo di una bicicletta garantendo, con gentilezza e garbo, rassicurazione sociale e compagnia agli abitanti del piccolo paesino.

Il ricavato della vendita del calendario da tavolo sarà interamente devoluto all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri, mentre il ricavato del planning da tavolo sarà devoluto al reparto pediatrico del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria.