Ancona-Osimo

Cardiochirurgia pediatrica, Mangialardi: «Famiglie costrette a recarsi fuori regione». Saltamartini: «Presto una rete di cardiologi»

Riaperti i termini del concorso per la nomina di un nuovo primario alla guida della Cardiochirurgia pediatrica di Torrette. Il dem attacca sulle liste d'attesa e l'assessore spiega di aver dato indicazioni per garantire le visite in tempi molto brevi

ANCONA – «Sono passati sette mesi da quando il dottor Pozzi ha lasciato la guida della Cardiochirurgia pediatrica di Torrette e ancora la Regione Marche non ha fatto nulla per sostituirlo». Il capogruppo del Pd Maurizio Mangialardi è tornato sulla questione ieri in Aula, discutendo una mozione e un’interrogazione del gruppo Pd.

Il dem ha affermato «abbiamo sentito tanti proclami e tante promesse da parte dell’assessore Saltamartini, ma, spiace dirlo, di atti e impegni concreti non c’è traccia. I timori che manifestiamo da tempo stanno diventando realtà: questo servizio sta scomparendo. Le liste di attesa rendono di fatto impossibile svolgere visite ed esami diagnostici nelle Marche, costringendo ormai stabilmente i piccoli pazienti e le loro famiglie a recarsi fuori regione, sobbarcandosi stress e costi inauditi, perché il centrodestra non è in grado di far funzionare un reparto che per anni ha rappresentato un’eccellenza sia a livello nazionale che internazionale».

Le famiglie dell’associazione “Un Battito d’Ali” «da tempo cercano inutilmente un’interlocuzione con la giunta regionale – prosegue Mangialardi -. Tanto è vero che neppure nel recente Piano Socio Sanitario Regionale si trovano indicazioni sul da farsi né le eventuali risorse». «Ci saremmo aspettati» ha concluso che «arrivasse dalla giunta regionale e dalla maggioranza una prospettiva chiara e definita. Invece, ancora una volta, abbiamo toccato con mano l’indeterminatezza di questo centrodestra che pone il diritto alla salute dei bambini cardiopatici marchigiani in fondo alle loro priorità».

Per la nomina di un nuovo primario, in sostituzione di Pozzi, andato in pensione, era stato bandito un concorso, al quale però si è presentato un solo candidato, per cui sono stati riaperti i termini in data 5 ottobre. L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, rispondendo all’interrogazione del dem, nel rimarcare che il reparto «è una eccellenza», ha spiegato che in tre anni di attività «è stata la materia di cui l’assessorato e l’assessore si è occupato di più» per la sua importanza. «Per alleggerire le liste d’attesa si è cercato di rafforzare, seppur a livello di visite preliminari, l’intervento di specialisti della cardiologia» ha detto Saltamartini, spiegando che «in una visione di razionalizzazione delle risorse esistenti, l’indicazione che forniremo è quella di creare una rete di cardiologi che si possano specializzare e occupare, in stretta collaborazione con l’Azienda universitaria di Torrette, sulla cardiologia pediatrica».

Inoltre, l’assessore ha spiegato che «ci sono state delle conferenze presso l’Azienda di Torrette, in cui tutte le quattro specializzazioni importantissime della cardiologia, le quattro unità operative che si occupano della materia, possano cooperare per garantire alla cardiologia pediatrica tutte le risorse e le specializzazioni necessarie. Voglio anche rassicurare sul fatto – ha aggiunto – che se si dovesse prospettare che genitori di bambini cardiopatici debbano rivolgersi ad altre aziende, chiedo che sia segnalato, perché questo non può avvenire. Questo reparto (cardiochirurgia pediatrica, ndr) ha la priorità su tutte le priorità dell’ospedale di Torrette, proprio perché assicura questo servizio a dei bambini».

Saltamartini ha concluso il suo intervento spiegando che «le direttive fornite all’Ars e al Servizio Salute sono quelle di prevedere per questi bambini tutte le terapie necessarie, tutte le risorse necessarie che sono a disposizione dell’AOU di Torrette. Voglio precisare che con le leggi Madia, con le risorse aggiuntive fornite alla Regione Marche sul tetto di spesa, tutte le risorse avute in aggiunta sono state concentrate sull’ospedale di Torrette, quindi in una condizione di questo tipo non ci possono essere giustificazioni sulle liste d’attesa per i bambini cardiopatici. Nel riassetto dei nuovi piani aziendali credo sia opportuno che tutti i reparti di cardiologia degli ospedali di primo livello cooperino almeno per le prime visite con l’ospedale di Torrette» e quindi «ci possa essere un sistema che garantisce anche ai bambini e alle famiglie non dico la visita giornaliera, ma sicuramente la visita il giorno seguente».