ANCONA – Con l’autunno cresce la preoccupazione delle famiglie per la spirale dei rincari che ormai da mesi stanno interessando trasversalmente il carrello della spesa, i mutui, i trasporti e i carburanti. La benzina da agosto è tornata a segnare livelli record, attestandosi a quota 2 euro e a fine settembre non accenna a diminuire.
Guardando ai dati dei prezzi medi diffusi giornalmente dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ieri 25 settembre, nelle Marche il prezzo medio della benzina al self è di 1.985 euro al litro, quello del gasolio 1.921, mentre il Gpl 0.735 euro e il Metano 1.384 euro. Oltretutto le Marche non sono tra le regioni più care.
Ma ad aumentare non è solo la benzina. Già ad inizio settembre l’Arera, l’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente, aveva evidenziato l’aumento della bolletta del gas per la famiglia per i consumi di agosto 2023, che avevano registrato una crescita del 2,3% rispetto a luglio, con la quotazione a 33,21 euro al megawattora. Ora però le quotazioni sono tornate a salire e ad Amsterdam, mercato virtuale di riferimento per lo scambio di gas in Europa (Ttf), il gas si avvicina a 42 euro al megawattora con un incremento del 5%.
Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il ‘decreto energia’ contenente le misure per sostenere le famiglie per le spese energetiche. Tra le novità in arrivo il bonus carburante per le famiglie meno abbienti, mentre è stato prorogato lo sconto in bolletta per i cittadini con Isee fino a 15mila euro insieme all’azzeramento degli oneri di sistema nel settore del gas. Intanto il quadro è tutt’altro che rassicurante e Federconsumatori lancia l’allarme sulla situazione che investe famiglie e Pmi (piccole e medie imprese).
Serena Cesaro di Federconsumatori Ancona evidenzia la necessità di aumentare la quota di bonus bollette destinata alle famiglie «perché attualmente insufficiente e per consentire loro di far fronte più serenamente al pagamento delle bollette della luce e del gas».
Sul fronte della novità relativa al bonus carburanti che il governo vorrebbe introdurre (80 euro) sulla base delle fasce Isee, per l’associazione dei consumatori si tratta di una soluzione «non sufficiente – spiega – bisogna considerare che specie in una regione come le Marche, dove non ci sono metropolitane e l’orografia non aiuta una mobilità sostenibile, le famiglie sono costrette a prendere l’auto, Bisogna potenziare ulteriormente queste misure».