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Caro bollette, Pd: «Si costituisca un fondo energia regionale per aiutare famiglie e imprese»

Il gruppo consiliare dei dem dopo l'approvazione della risoluzione in Consiglio regionale chiede la costituzione di un fondo pe sostenere famiglie e attività colpite dai rincari

gruppo pd
Il gruppo assembleare del Pd

ANCONA – «Si costituisca un fondo energia regionale per aiutare famiglie e imprese». Lo chiede il gruppo assembleare del Pd intervenendo sul tema caro bollette. «È estremamente urgente- si legge nella nota stampa – che la Regione Marche costituisca un fondo energia a sostegno dei nuclei familiari in condizioni di disagio e delle imprese che rischiano di essere travolte dal caro bollette».

«Come Partito Democratico – proseguono – abbiamo già proposto inutilmente, durante la recente discussione sull’assestamento di bilancio, interventi concreti, tra cui lo stanziamento di 4,5 milioni di euro che avrebbe dato sollievo a ben 28 mila famiglia in gravi difficoltà. Inutilmente perché quell’emendamento è stato bocciato dal centrodestra, senza che peraltro la proposta di assestamento prevedesse misure alternative in tale direzione. Forse non ci si rende conto che dall’esplosione del caro energia, i dati ufficiali parlano di circa 4,7 milioni di cittadini che non riescono più a pagare le utenze e che, tale fenomeno, colpisce pesantemente le regioni del centro e del sud Italia come le Marche».

Secondo i dem la risoluzione approvata dall’Assemblea legislativa nella seduta del Consiglio regionale del 25 ottobre, «sulla base della mozione presentata dal gruppo Pd, in cui si chiedeva l’istituzione di un fondo integrativo rispetto ai già previsti ristori nazionali, rappresenta un importante segnale di controtendenza che auspico la giunta regionale sappia cogliere».

«La situazione che viviamo – continuano – è al tempo stesso drammatica e paradossale. Secondo i dati resi noti dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, l’organo indipendente che vigila sui conti pubblici, i 62,8 miliardi di euro per gli aiuti a famiglie e imprese stanziati dal governo Draghi per contrastare gli effetti dei rincari, hanno ridotto del 46% l’aumento di spesa che, diversamente, si sarebbe dovuta sopportare tra giugno e settembre, dimezzando di fatto il tasso d’inflazione, attestatosi al 3,7% contro il previsto 6,9%. Non solo: i maggiori benefici hanno riguardato le fasce più deboli della popolazione, che hanno evitato circa l’88% dei rincari».

Cifre, dicono «che stridono clamorosamente con il nulla erogato dalla Regione Marche, la quale, con i propri strumenti e le proprie risorse, avrebbe potuto sicuramente intervenire per mitigare ulteriormente gli effetti del caro bollette. Riteniamo inaccettabile e molto pericolosa questa inerzia del governo regionale, la quale continua a voltare le spalle alle migliaia di marchigiani che rischiano di finire in povertà o di perdere il lavoro. Servono risposte per evitare che la crisi energetica si trasformi in una crisi sociale irreversibile. E servono subito».

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