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Caffè a rischio rincaro. Zannini: «Se contenuto ammortizzeremo». Federconsumatori: «Danno per bar e clienti»

I maggiori costi legati al cambiamento climatico e all'inflazione rischiano di far lievitare il prezzo della tazzina

ANCONA – Il prezzo di una tazzina di caffè al bar potrebbe impennarsi, registrando un rincaro di quasi il doppio rispetto al costo attuale. Tutta colpa del cambiamento climatico e dell’inflazione. La bevanda più amata dagli italiani, simbolo per eccellenza di socialità, potrebbe arrivare a costare due euro a tazzina. Per ora si tratta di una ipotesi, ma per chi prende al bar due caffè al giorno, la pausa si fa più salata.

Già i prezzi sono aumentati rispetto all’anno scorso, sia tra le corsie del supermercato che al bancone, dove però finora si è trattato di ritocchi ben inferiori a quelli ipotizzati. A far lievitare il costo della tazzina sarebbero le difficoltà registrate nei Paesi di produzioni, come ad esempio il Brasile e il Vietnam, legate ai cambiamenti climatici, fra eventi estremi, siccità e temperature record.

In alcuni bar il costo della bevanda è già salito rispetto ad un anno fa, di 0,10 o anche 0,20 euro a tazzina e nelle località turistiche delle Marche, quelle di maggior grido per intenderci un caffè può arrivare a costare in alcuni locali anche 1,40 euro la tazzina, un prezzo ben lontano da 1 euro come costava nel 2021, una soglia ormai definitivamente sfondata in tutti i bar. Il timore è che a ruota si registrino anche aumenti al prezzo dei prodotti che contengono caffè, come ad esempio al cappuccino. Insomma, vita dura per chi fa colazione al bar.

Parla di una «ipotesi» di rincaro «avvalorata da diversi fornitori» Michele Zannini, del Caffè Giuliani di Ancona. «Al momento stiamo ancora acquistando il caffè al prezzo di prima. Se dovessero esserci aumenti contenuti sulla materia prima – spiega – cercheremo di assorbirli, ma nel caso in cui il costo dovesse crescere del 20-30% potremmo essere costretti a ritoccare il prezzo».

Federconsumatori di Ancona evidenzia i rincari che stanno colpendo le attività tra «costi energetici, inflazione, mutui e affitti – dice Serena Cesaro – tutto incide sul costo al consumatore, un danno anche per le attività commerciali. Tuttavia, non abbiamo ancora certezze che questi aumenti stimati possano effettivamente concretizzarsi, né in che misura e quando. Nelle Marche per ora – conclude – i prezzi del caffè sembrano abbastanza sotto controllo».