ANCONA – Frena il mercato della compravendita immobiliare nelle Marche, ma parallelamente aumenta la richiesta del mercato degli affitti. Lo sostiene Emanuele Fiori, presidente regionale Fiaip, Federazione italiana agenti immobiliari professionali. L’inflazione che ha fatto crescere interessi e rate dei mutui «ha fatto sì che una quota di popolazione che prima poteva scegliere se andare in affitto o comperare casa, adesso è costretta ad optare per l’affitto» dice «una contrazione che ci aspettavamo e che arriva dopo una prima parte del 2023 in cui c’è stata una stagnazione».
«Circa l’80% delle persone che acquistano una abitazione, specie se la prima casa, accendono un mutuo – spiega – e la crescita dei mutui impatta sul mercato immobiliare in maniera non positiva, in quanto circa un 10-15% di coloro che acquistano una abitazione con mutuo, non riescono più a permettersi la rata».
Si tratta soprattutto di famiglie con lavori precari e giovani, ma anche persone «che hanno un rapporto rata – reddito di circa 300-600 euro e che quindi, invece di comprare casa, devono andare in affitto mutui. Paradossalmente – aggiunge – ora che gli interessi dei mutui sono più alti è più facile accenderne uno, mentre prima a fronte di interessi più bassi le banche avevano stretto le maglie».
Tra giugno e luglio, spiega Fiori «abbiamo visto meno richieste, meno visite e un calo del numero delle compravendite», mentre «il mercato degli affitti va bene, incluso quello degli affitti estivi». «C’è da dire – spiega – che l’acquisto di una abitazione è una forma di investimento consigliata per combattere l’inflazione, un bene rifugio, specie se questa viene affittata, garantendo un guadagno diretto».
A rallentare nelle Marche è soprattutto il mercato immobiliare delle aree collinari e montane della regione, mentre nelle città e lungo la costa tiene e in generale «gli immobili di pregio si continuano a vendere».