ANCONA – Si muove il mercato immobiliare nelle Marche e salgono i prezzi delle abitazioni. A confermare il trend è la Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali. Grazie al calo dei tassi di interesse dei mutui, registrato sia a novembre che a dicembre 2024, «le richieste di informazioni» per la compravendita di immobili sono cresciute in maniera esponenziale, e potrebbero crescere ulteriormente sulla spinta di nuovi e ulteriori tagli dei tassi già annunciati dalla Banca Centrale Europea nel corso del 2025.
«Il mercato si è mosso in maniera positiva- spiega Emanuele Fiori, presidente regionale Fiaip Marche – In questa fase, normalmente si vendono di più gli appartamenti con valori immobiliari più bassi: sono molte le famiglie che dovendo valutare tra affitto e acquisto, a parità di rata mensile decidono di optare per quest’ultimo». Insomma all’aumentare delle compravendite calano gli affitti. Gli appartamenti che vengono venduti più velocemente sono quelli che hanno un valore tra 100 e 200mila euro.
Bene anche il mercato delle compravendite delle abitazioni come forma di investimento: le località più gettonate sono tradizionalmente quelle costiere, spiega Fiori, mentre l’appeal cala mano a mano che ci si avvicina alle aree dell’entroterra, specie montane. Un fenomeno reso ancora più evidente nelle Marche anche dal sisma del 2026 che ha causato uno spopolamento delle aree del cratere a favore della costa.
Senigallia, San Benedetto del Tronto e soprattutto la Riviera del Conero, sono queste le località top più richieste da chi vede nell’acquisto immobiliare una forma di investimento sicura e ora anche più vantaggiosa grazie ai mutui più convenienti. Nonostante un aumento delle richieste «al momento non si registra un incremento evidente del prezzo delle abitazioni, anche se non è escluso che nei prossimi mesi questo possa avvenire a seguito di una maggiore richiesta da parte del mercato» chiarisce.
Secondo l’Osservatorio annuale di Immobiliare.it Insights, la domanda è salita più nel comparto delle compravendite (+14,5%) che in quello delle locazioni (+2,3%), mentre è avvenuto il contrario per l’offerta, con un accumulo di stock disponibile in affitto pari al +15,2% e in vendita al +11,1%. Scorporando il dato a livello provinciale, il maggiore incremento nella provincia di Ascoli Piceno (+9%), seguita da Fermo (+8,8%) e Macerata (+8,3%), mentre l’unica zona in calo è il comune di Ancona (-1,4%).