ANCONA – Le Marche piacciono agli stranieri che sempre più spesso vanno a caccia di casolari da acquistare per trascorrere le vacanze. «Stiamo diventando la nuova Toscana – dice Emanuele Fiori presidente regionale Fiap, Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali – non un turismo più basso, ma diverso. Stiamo conquistando parti importanti del mercato e non si tratta di una fase, ma di una crescita costante che sta andando avanti da 4-5 anni».
Una fetta di mercato che sta diventando sempre più interessante anche per gli operatori del settore immobiliare spiega Fiori, tanto che «alcuni colleghi ormai vendono solo casolari in campagna e non più appartamenti». A ricercare le antiche case coloniche, simbolo della tradizione rurale marchigiana, sono soprattutto «inglesi, americani, tedeschi, canadesi e olandesi».
Grazie ai dolci profili delle colline, ai piccoli borghi gioiello, ad una costa da invidia e a città d’arte rinomate, le Marche attraggono sempre più turisti stranieri alla ricerca di quiete e di quel ritmo ‘slow’ che caratterizza il territorio nelle sue campagne. Secondo i dati forniti da Fiap nelle Marche più di 5.500 immobili sono posseduti da stranieri, il 21% da americani, il 19% da tedeschi, l’8% da inglesi e il 7% da olandesi, in crescita l’appeal suscitato su svedesi e francesi.
Le zone più gettonate sono quelle collinari in prossimità della costa, a circa 15-20 km dal mare. «Nelle Marche c’è stata una forte espansione di questo tipo di mercato immobiliare, anche perché oltretutto nella nostra regione i prezzi sono molto più concorrenziali rispetto a quelli della Toscana, della Liguria o del Piemonte – spiega – anche se con l’esplosione del fenomeno sono un po’ cresciute».
Insomma, il casolare marchigiano fa tendenza ed è ricercatissimo dagli stranieri. Guardando ai prezzi nelle Marche per un casolare in buone condizioni si può arrivare a spendere «circa 350mila euro», un costo nettamente inferiore a quello della vicina Toscana dove un casolare può costare oltre 1milione». Gli stranieri apprezzano soprattutto ile case coloniche ristrutturate rispettandone la tradizione, quelle con mattoni o travi a vista, poi ovviamente gradiscono anche le innovazioni tecnologiche inserite in fase di ristrutturazione dice Fiap.
I prezzi scendono spostandosi dalla costa all’entroterra e nelle aree montane, scendono ancora. «Le zone terremotate sono quelle con i prezzi più bassi – dice Fiori – , in alcune aree ancora non si può vendere, mentre in altre situazioni si valuta caso per caso».