ANCONA – Presentano domanda di concorso in più di 3mila ma i posti da infermiere sono solo 47. È la carica degli aspiranti infermieri che parteciperanno al concorso unico regionale per rimpinguare le schiere dei professionisti nelle corsie degli ospedali. Le domande sono scadute il 5 ottobre e la prima prova concorsuale si terrà entro l’anno, mentre la graduatoria finale dovrebbe essere chiusa per il mese di marzo.
Graduatoria che andrà a rimpiazzare quella scaduta nel marzo scorso intorno alla cui mancata proroga si erano registrate numerose polemiche (3mila gli idonei su oltre 5mila domande presentate) legate al fatto che la graduatoria non fu prorogata con legge regionale e «molti, pur idonei e necessari al sistema sanitario, non furono presi – dice Luca Talevi, segretario generale Cisl Fp Marche -. I 47 posti da infermiere messi a concorso alla luce dei tetti di spesa non sono sufficienti, coprono solamente le necessità di base, ma se l’obiettivo è quello di potenziare la sanità territoriale e di realizzare case della salute e ospedali di comunità bisogna evitare che le graduatorie scadano, come successo con la precedente in cui c’erano circa 800 persone idonee non chiamate».
L’appello del sindacalista è quello a «non ripetere gli errori del passato: serve una programmazione per far sì che la sanità territoriale non resti solo sulla carta». I 47posti da infermiere a tempo indeterminato messi a concorso saranno così ripartiti: 4 all’Azienda Ospedaliera-Universitaria delle Marche, 1 all’Inrca, 12 all’Ast di Pesaro Urbino, 3 all’Ast di Ancona, 18 all’Ast di Macerata, 4 all’Ast di Fermo, 5 all’Ast di Ascoli Piceno. La graduatoria resterà in vigore per due anni. Il sindacato organizza un corso di formazione con simulazioni pratiche, in videoconferenza, di 36 ore con docenti qualificati, gratuito per gli iscritti, per la preparazione al concorso.