ANCONA – No alla proroga dei termini per la concessione di pesca delle vongolare sambenedettesi nel compartimento di Ancona. A chiedere di definire una volta per tutte la questione che si trascina da alcuni anni è Giacomo Mengoni, neopresidente del Co.Ge.Vo Ancona, il consorzio per la gestione della pesca dei molluschi bivalvi. Una legge regionale del 2009 aveva concesso a 25 vongolare della marineria sambenedettese di pescare nel compartimento del capoluogo marchigiano, una zona che «per licenza di pesca, dovrebbe spettare esclusivamente alle 74 vongolare anconetane» sottolinea Mengoni. Una diatriba che torna puntuale a ogni scadenza della proroga dei confini di pesca e che il Co.Ge.Vo spera di dirimere una volta per tutte.
Il 31 dicembre scadrà «l’ennesima proroga» prosegue, «il primo atto che ho ritenuto doveroso compiere è rappresentato da un’ampia e approfondita richiesta di accesso agli atti indirizzata ai competenti uffici regionali, al fine di verificare» che il regolamento regionale del 19 ottobre 2009 «sia stato correttamente applicato».
L’auspicio del presidente dei vongolari anconetani è quello di «una soluzione definitiva che veda riconosciuto il nostro diritto a pescare nell’intero compartimento marittimo di Ancona, come per altro previsto appunto dalle nostre licenze di pesca, che ricordo essere regolamentate da ferree norme ministeriali ed europee e non di competenza regionale. Sono ormai troppi anni che il Co.Ge.Vo. Ancona si fa carico da solo di paventati problemi di sovraffollamento del compartimento sambenedettese».
«A seguito della riduzione della taglia minima, avendo il Ministero imposto una riduzione delle giornate di pesca e dei quantitativi giornalieri massimi pescabili – prosegue – si è risolto automaticamente ogni eventuale problema nel compartimento di San Benedetto del Tronto, che comunque inspiegabilmente, è sempre stato posto a carico esclusivo del Co.Ge.Vo. Ancona. Il peso di questa situazione è ormai divenuto insostenibile e i dati parlano chiaro il Compartimento di Ancona è sottoposto ad uno stress esagerato».
Il presidente dei vongolari dorici ricorda che il regolamento regionale «all’art.8 prevede che su tale argomento vigili un apposito “Comitato di coordinamento” e ritengo doveroso, per prima cosa, verificare come tale organo abbia operato in questi anni e da qui appunto la necessità di ricorrere alla già nominata richiesta di accesso agli atti. Ad ogni scadenza della proroga – osserva – la Regione Marche si esprime solo a ridosso della stessa». Per questo motivo una delegazione del Co.Ge.Vo domani sarà in Consiglio regionale dove è stata programmata la discussione di una interrogazione sulla questione.