Attualità

Consiglio Regionale, in Aula la Giornata della Memoria. Latini: «Ricordare sempre»

In Aula la seduta celebrativa per ricordare le vittime dell'Olocausto. Il presidente del Consiglio regionale ha letto il messaggio di Liliana Segre, mentre Iaia Forte ne ha interpretato il testo insieme alle pagine della Morante. Via libera alla mozione per istituire un Itinerario Ebraico Marchigiano

Consiglio regionale (immagine di repertorio)

ANCONA – «Senza memoria, senza il senso della storia, delle cause, delle conseguenze, delle responsabilità è impossibile una cittadinanza consapevole e pienamente democratica». È il messaggio della senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e testimone della Shoah, letto dal presidente del Consiglio regionale Dino Latini nella giornata in cui in Aula si è celebrata la Giornata della Memoria, che ricorre domani 27 gennaio.

Nel suo messaggio la Segre ha rimarcato che quest’anno «purtroppo la commemorazione del Giorno della Memoria potrà avvenire solo con modalità da remoto, ma mi auguro che anche l’iniziativa nella vostra Regione abbia comunque eco e risonanza». Secondo la senatrice a vita infatti «senza memoria il senso della storia, delle cause, delle conseguenze, delle responsabilità, è impossibile una cittadinanza consapevole e pienamente democratica». Il messaggio prosegue con le parole dello scrittore Partigiano Primo Levi «Meditate che questo è stato» un  «monito» a non abbassare la guardia, «mai girare la testa dall’altra parte».

Dino Latini, presidente del Consiglio regionale Marche

Il presidente dell’Assemblea Legislativa Dino Latini, nel suo discorso, ha affermato l’importanza della memoria sostenendo che occorre «ricordare sempre» e mai dimenticare. Poi ha ricordato che l’antisemitismo, che nasce dai «pregiudizi», ha portato «allo sterminio di 6milioni di ebrei, tra cui 75mila italiani, trucidati per motivi razziali». «Una tragedia immane – ha detto – , senza scuse, senza giustificazione, impossibile da comprendere oggi, eppure non accaduta nel Medioevo, ma solo pochi decenni fa».

Il presidente regionale Francesco Acquaroli ha affermato che «la memoria è un elemento essenziale della nostra storia, dell’attualità e soprattutto per il futuro per le nuove generazioni». In Aula sono scorse le immagini del video “Meditate che questo è stato”, con l’attrice Iaia Forte che ha interpretato in maniera toccante alcuni brani del libro “Sopravvissuta ad Auschwitz” della senatrice Segre e della “La storia” di Elsa Morante. Poi le testimonianze della presidente della Comunità Ebraica di Ancona Emanuela Russi, che ha sottolineato come «l’antisemitismo oggi assume forme diverse» e che «i pericoli di oggi sono gli stessi di un tempo e sono connessi all’intolleranza verso un altro che è sconosciuto e che in qualche modo rifiutiamo. Bisognerebbe sempre rendersi conto che ci vuole rispetto per la dignità degli altri».

Rivolgendo un messaggio ai giovani ha detto «i giovani devono continuare ad apprendere e noi abbiamo il dovere di continuare ad educare» e che «devono ragionare con la loro testa». Inoltre ha ricordato che «l’isolamento» vissuto dagli ebrei durante l’Olocausto non è stato solo fisico ma ha comportato un annullamento delle persone: «Erano scomparsi dalle scuole e dal lavoro e quando sono tornati nessuno gli ha chiesto niente e forse è proprio questa la cosa che li ha feriti di più».

Il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti ha detto «questo giorno ricordi ai nostri ragazzi che vivono la difficoltà di questi tempi che quando si sta in mezzo alle rovine sorge in primo luogo un dovere assoluto che è quello di rimanere in piedi senza arrendersi, senza gettare le armi ma per continuare a battersi per dare un senso alla propria vita, per se stessi e per gli altri».

Giacomo Rossi, consigliere regionale

Nel corso della seduta ordinaria, che ha seguito il momento celebrativo, è stata approvata all’unanimità la mozione del consigliere regionale Giacomo Rossi (civici), sottoscritta da maggioranza e opposizione, per l’istituzione di un “Itinerario Ebraico Marchigiano”. Obiettivo mettere in rete le testimonianze artistiche e storico-culturali del popolo ebraico più rilevanti presenti sul territorio delle Marche. Il consigliere regionale ha sottolineato che «la Comunità Ebraica è da secoli parte integrante» del tessuto sociale marchigiano, dove ha lasciato «un patrimonio storico-culturale vastissimo».

A tal proposito ha citato le Sinagoghe di Ancona, Senigallia e Pesaro, i ghetti ebraici di Monterubbiano, Jesi, Civitanova Marche e Ascoli Piceno, oltre all’ex Sinagoga e al forno ebraico di Apecchio, «tracce lasciate dal popolo ebraico nonostante le persecuzioni e le deportazioni subite nel corso della storia». Testimonianze di carattere storico, artistico e culturale che il consigliere Rossi, soddisfatto per l’approvazione, ha definito «eccezionali» evidenziando che «con un’attenta e mirata promozione, possono fungere da richiamo turistico».