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Ancona, dal Consiglio regionale ok alla legge sull’apicoltura che aggiorna la normativa. Ausili: «Settore strategico»

Il provvedimento, sottoscritto da tutti i consiglieri di maggioranza, si pone l'obiettivo di salvaguardare la biodiversità, l’ambiente e la sicurezza di un settore che nelle Marche conta oltre 2.400 apicoltori e 76 aziende

Un'arnia

ANCONA – Via libera nell’Aula del Consiglio regionale alla pdl sull’apicoltura che modifica e integra la precedente legge regionale (33 del 19 novembre 2012). Il provvedimento, sottoscritto da tutti i consiglieri di maggioranza, si pone l’obiettivo di salvaguardare la biodiversità, l’ambiente e la sicurezza di un settore che nelle Marche conta oltre 2.400 apicoltori e 76 aziende.

«Nelle Marche, tra le tante ricchezze – ha detto parlando ai giornalisti il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Marco Ausili, – abbiamo anche un patrimonio apistico di grande importanza», per questo «la Regione Marche vuole difendere, conservare e valorizzare questo patrimonio. Lo facciamo con un aggiornamento alla legge regionale sull’apicoltura dopo 10 anni dalla sua approvazione, un aggiornamento che punta a difendere la competitività economica dei nostri apicoltori e che serve a valorizzare e a promuovere sempre più i prodotti, cioè il miele marchigiano, e ad investire su un’agricoltura che punta alle cosiddette colture nettarifere, che servono alle api per condurre la loro attività».

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Marco Ausili

Ausili ha rimarcato che le api «svolgono un ruolo fondamentale negli equilibri del nostro ambiente» e l’obiettivo della legge è anche quello di «proteggere il futuro della nostra natura per consegnarlo così ai nostri figli, a chi verrà dopo di noi, al meglio». Nel dettaglio, ha spiegato «andiamo a sostenere economicamente la piantumazione di colture nettarifere, andiamo a sostenere gli apicoltori in vari modi, andando a finanziare gli apicoltori professionali, programmando quindi una serie di sostegni in questo senso, nel tempo, andando anche a sviluppare un tavolo che possibilmente vada a concretizzare una forma di maggiore tutela assicurativa a vantaggio degli apicoltori, che sappiamo purtroppo vivono i cambiamenti climatici e le difficoltà che nel nostro ambiente purtroppo insistono e le vivono con drammaticità talvolta».

Il consigliere di Fratelli d’Italia, relatore di maggioranza della pdl, ha spiegato inoltre che il comparto dell’apicoltura marchigiano «in base ai dati della BDA (Banca Dati Apicoltura dell’Anagrafe Zootecnica Nazionale) con censimento terminato il 31 dicembre 2020, conta 3.123 apicoltori con un numero di alveari pari a 59.002 su un totale di 5.593 apiari. È necessario mantenere e valorizzare la consistenza del patrimonio apistico intervenendo, non solo a favore degli apicoltori affinché non abbandonino la loro attività, ma anche nell’ottica di promozione del prodotto di alta qualità Made in Marche».

Un percorso scaturito dopo mesi di confronto per il quale il consigliere Ausili ha voluto «ringraziare tutti i gruppi di maggioranza di centrodestra per il lavoro che ci ha portati al testo definitivo» in modo particolare «l’ex assessore Mirco Carloni, il presidente della II commissione Andrea Putzu e i Consiglieri Anna Menghi, prima firmataria, e Giacomo Rossi». Tra le novità introdotte c’è anche l’individuazione dell’Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e per la pesca “Marche Agricoltura Pesca” (ex Assam) come ente per la promozione del miele marchigiano e dei prodotti dell’alveare, e inoltre, l’applicazione sui vasetti o contenitori messi in vendita di apposito segno distintivo, nel rispetto del disciplinare. Previsto il sostegno agli apicoltori professionali a fronte di una minore produzione di miele e ai maggiori costi di mantenimento delle attrezzature e dei nuclei delle api a causa dell’andamento climatico sfavorevole registrato negli ultimi due anni.

La consigliera regionale Anna Menghi
Anna Menghi (immagine di repertorio)

Il gruppo consiliare della Lega, con la prima firmataria della pdl (la consigliera Anna Menghi), evidenzia che gli apicoltori «sono sentinelle della biodiversità ed è giusto che la Regione riconosca e agevoli questo ruolo essenziale nell’ecosistema ‘agricoltura’». Menghi, insieme ai colleghi Marinelli, Bilò, Acciarri, Cancellieri, Elezi, Marinangeli, Seriflippi, ha lavorato con l’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini, per l’attivazione del percorso legislativo.

«Le api – aggiungono – sono fondamentali per oltre il 75% delle colture alimentari, di cui il miele rappresenta solo una parte; numeri che definiscono quanto l’apicoltura possa essere anche un volano di sviluppo, in particolare modo per le aree interne dove sono è sempre più urgente frenare lo spopolamento incrementando le motivazioni alla residenzialità». L’approvazione della legge regionale va di pari passo con l’emanazione di bandi per 700mila euro, il massimo storico di investimenti che la Regione Marche riserva al settore, evidenziano i leghisti.

«Creare le migliori condizioni di lavoro per gli apicoltori equivale ad innaffiare il seme della consapevolezza che la vocazione dei territori può e deve trasformarsi in azioni di conservazione che sviluppano opportunità di ripopolamento – concludono – . Non è difficile vedere nella proverbiale operosità dell’alveare l’emblema di come istituzioni e territorio, insieme, possano determinare azioni virtuose di sviluppo del percorso più costruttivo che si possa attivare: quello dell’eccellenza di ambiente, prodotto e produttore».