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Consumi, si impenna il prezzo del gas e dell’olio evo

A ottobre il gas segna un rincaro del +12% che si somma alla stangata sul carrello della spesa che prosegue già da diversi mesi

Fornello a gas (Foto di Steven da Pixabay)

ANCONA – Le temperature si sono abbassate e il freddo sta arrivando, accompagnato da nuovi rincari alla bolletta del gas. A ottobre l’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha rilevato un incremento del +12%, «il terzo rialzo consecutivo che oltretutto avviene alle porte della stagione invernale, proprio quando si stanno per accendere i termosifoni» evidenzia Serana Cesaro Federconsumatori Ancona.

L’associazione dei consumatori stima che con questo ulteriore aumento, la spesa delle famiglie per il gas si attesta a 1.457 euro circa (novembre 2022 – ottobre 2023), in calo del 14,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (novembre 2021 – ottobre 2022), quando il costo era schizzato verso l’alto. Nonstante il calo però per le famiglie è l’ennesima batosta che si aggiunge a quella sul carrello della spesa.

Secondo l’ultimo rapporto dell‘Ismea relativo al periodo gennaio – giugno 2023 (pubblicato il 12 ottobre) la spesa alimentare delle famiglie su base annua segna un+10%. Insomma i prezzi aumento e a pari costo il carrello della spesa è più vuoto rispetto al passato quando si esce dal supermercato. I rincari riguardano tutti i comparti alimentari. A registrare la crescita maggiore sono le uova (+19,3%), seguite da latte e derivati (+17,8%) e dai derivati dei cereali (+15,6%). Anche la spesa per la carne si fa più cara e registra un +9,7%.

La colazione è più salata (+18%), ma a crescere è anche il costo del pane (+17,8%), della pasta (+11%) e del riso (+26%). Guardando ai dati relativi ai prezzi dei prodotti derivati dal latte l’aumento tocca un +17,8%, mentre il latte Uht è cresciuto addirittura del 26%. La spesa per gli ortaggi segna un +9,1% trainata da patate e pomodoro. Inferiore alla media l’incremento della spesa per la frutta. A lievitare è soprattutto il prezzo dell’olio extravergine d’oliva (+12,1%). Il rincaro relativo ai prodotti ittici freschi è dell’8,2%.

Il prezzo dell’olio continua la sua impennata verso l’alto. Negli scaffali dei supermercati è difficile trovare olio extravergine d’oliva sotto gli 8 euro. Secondo il borsino Ismea relativo al prezzo all’origine, il costo nella prima settimana di novembre si attesta a 8,37 euro al litro, in crescita del +50,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

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