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Bar, ristoranti e mercati, ecco come sarà la fase due

Regione e associazioni hanno messo a punto un protocollo per la riapertura anticipata al 18 maggio di bar e ristoranti, ma bisognerà attendere il via libera dal Governo. Più complessa la questione sul fronte dei mercati

ANCONA – Menù sullo smartphone, tavoli a distanza di sicurezza e accesso contingentato. Potrà essere così la fase due al ristorante secondo una bozza di protocollo stilata tra Regione Marche e associazioni di categoria che stanno lavorando per riaprire bar e ristoranti già dal 18 maggio, un’apertura arrivata anche a livello nazionale dopo le pressioni esercitate da numerosi governatori fra i quali anche il presidente regionale Luca Ceriscioli. Ma in ogni caso bisognerà attendere il via libera dal Governo. Vediamo come sarà nell’estate 2020 mangiare fuori e bersi un caffè al bar. 

La parola d’ordine in entrambi i casi è quella di mantenere il distanziamento interpersonale di almeno un metro e di evitare assembramenti per evitare il rischio di un eventuale contagio da coronavirus. Per questo gli ingressi avverranno in maniera contingentata e potranno essere usate porte diverse per separare entrata e uscita dove i clienti troveranno gel disinfettanti per le mani. Al vaglio l’eventualità di procedere alla misurazione della temperatura corporea all’ingresso dei locali o l’adozione di una autodichiarazione da parte del cliente, ma si tratta di una misura non ancora definita. Accesso vietato ovviamente ha chi ha febbre dai 37,5 gradi. 

Mascherina obbligatoria per clienti e personale che lavora nel locale, dai cuochi ai camerieri che dovranno indossare anche i guanti. Ovvio che poi una volta a tavola o al bancone del bar i clienti potranno togliere la mascherina per consumare il pasto o bersi il caffè: i dispositivi verranno gettati in appositi cestini messi a disposizione dal locale. Bandito l’uso dei guardaroba per evitare promiscuità fra gli indumenti.

E a tavola? I tavoli dovranno essere distanti fra loro almeno un metro all’interno la stessa distanza che dovrà essere osservata anche dai commensali, dove non possibile si possono usare le barriere in plexliglass. Novità della fase due il menù digitale che potrà essere inviato o scaricato direttamente nello smartphone o nel tablet del cliente, se invece si continua ad adottare il menù cartaceo allora qui le misure d’igiene dovranno essere stringenti, con la pulizia delle mani con gel a base alcolica prima e dopo l’utilizzo del menù. L’indicazione del protocollo è quella di rispettare le distanze fra i tavoli anche all’aperto. Per l’apparecchiatura della tavola il consiglio è quello di preferire materiale monouso, in caso contrario tovaglie e tovaglioli andranno messi in appositi sacchi per la lavanderia e il lavaggio dovrà assicurare la rimozione degli agenti patogeni.

ristoranteCestino del pane, prodotti per il condimento, zuccheriere, formaggiere e altri condimenti monodose non possono essere messi a disposizione di nuovi clienti senza averli prima igienizzati. Il pagamento avverrà direttamente al tavolo, in modo da evitare assembramenti e preferibilmente con moneta elettronica (bancomat e carte), mentre davanti alla cassa potrà essere posta una segnaletica orizzontale che guidi i clienti in modo da evitare assembramenti. 

Al bar.  Al bancone si dovrà rispettare la distanza di almeno un metro fra un cliente e l’altro, idem nel caso di consumazione nei tavoli all’aperto. Certo non è semplice rispettare una distanza al bancone di un bar, ma in questo caso per aiutare i clienti a regolarsi nel rispetto dello spazio interpersonale i titolari potranno posizionare una segnaletica orizzontale che faccia come una sorta di “spartiacque” fra clienti e barriere in plexiglass nei punti dove non può essere garantito il distanziamento. Stesse norme igieniche per tazzine, posate e piatti e altre stoviglie applicate per i ristoranti, così come per oggetti utilizzati e eventuali apparecchiature ai tavoli.

Sia al ristorante che al bar andranno favoriti i servizi di take-away e di delivery (consegna a domicilio): in questo caso il personale e i trasportatori dovranno indossare guanti e mascherina e dovranno avere soluzioni disinfettanti a base di gel alcolico. Oggetto di disinfezione dovrà essere anche il Pos.

In caso di buffet? Il cibo prima del consumo va protetto con schermi e teli trasparenti, mentre tendiflex e sistemi di segnalazione delle distanze interpersonali guideranno i clienti fino al banco.

Grande l’attenzione alla sanificazione anche nelle toilette dei locali. Nei bagni i titolari dei locali dovranno mettere a disposizione dei clienti  prodotti igienizzanti per il lavaggio delle mani e affiggere le indicazioni con le raccomandazioni delle autorità sanitarie. 

Soddisfatta Giulia Mazzarini responsabile del settore bar e ristoranti di Confartigianato Imprese Ancona, Pesaro-Urbino secondo la quale si tratta di misure ragionevoli che «valorizzano quelle buone prassi igienico-sanitarie che il settore adottava già abitualmente anche per prevenire altri virus e batteri. Rispetto al passato dovrà essere posta una maggiore attenzione all’igienizzazione di oggetti, maniglie e bancone, ma anche al favorire l’impiego degli strumenti digitali». Secondo la Mazzarini  è importante far ripartire presto bar e ristoranti che è «uno dei settori tra i più colpiti dell’emergenza sanitaria. Bisogna rimettere in moto questa macchina dando anche la possibilità alle amministrazioni locali di poter studiare agevolazioni economiche e misure per agevolare queste imprese».

Critica invece la situazione dei mercati, osserva Gabriele Di Ferdinando, responsabile di bar e ristoranti di Cna, per i quali la riapertura sarà più complessa. «Ci sono problemi legati anche alla presenza di più di un operatore presente negli stand dei mercati, dove spesso gli ambulanti si avvalgono di collaboratori». Di Ferdinando pone l’accento sull’importanza di attribuire ai Comuni la possibilità di decidere sulla base delle peculiarità del territorio se ampliare le aree destinate ai mercati, o incrementare il numero dei mercati settimanali. Quel che è certo è che anche qui l’accesso sarà contingentato e nel rispetto delle distanze interpersonali.