ANCONA – Non si arresta la psicosi da Coronavirus. Dopo il decreto che ha esteso le misure restrittive a tutto il Paese per contrastare la diffusione del contagio lasciando aperti le attività che vendono beni di prima necessità è ormai scena comune vedere file di persone col carrello davanti all’ingresso del supermarket per fare la spesa. Code ordinate e rispettose delle distanze per il timore del contagio che sta aumentando in maniera esponenziale fra la popolazione al crescere dei casi positivi che nella giornata di ieri nelle Marche hanno segnato +133 contagi.
«Ho paura a venire a fare la spesa, ma d’altronde non si può certo fare a meno – racconta Michela, una mamma 34enne di Osimo -. Cerco di mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone anche se devo dire che non tutti usano la stessa accortezza quindi bisogna stare attenti due volte. Spero che tutto questo passi il prima possibile, meno di due mesi fa una situazione del genere non era neanche immaginabile. Ho paura per quanto potrà accadere passata l’emergenza».
«Mi proteggo con guanti e mascherina e ho sempre con me gel disinfettanti per le mani – spiega Giovanna, 42 anni – . La paura è tanta anche per via dell’età, poi ho i figli a casa quindi devo proteggermi al massimo anche per loro».
E le mascherine sono uno degli articoli che sono stati presi d’assalto in questa emergenza, insieme ai gel disinfettanti per le mani, all’alcool, all’acqua ossigenata e ai guanti monouso. Un articolo divenuto purtroppo introvabile, tanto che a Monte Urano nella notte sono arrivati addirittura a rompere i finestrini di una auto per rubare una mascherina che il proprietario del veicolo aveva lasciato sul sedile.
Ma come gestire lo stress della situazione? «In questa situazione di emergenza – spiega la psicologa Marianna Agostinelli – la risposta ad uno stress acuto può portare a reazioni di fight cioè di combattimento. Se si percepisce una minaccia personale senza vedere vie di fuga, la maggior parte di noi potrebbe prendere delle contromisure che portano a comportamenti come quelli citati. L’overdrive simpatico, cioè il meccanismo fisiologico del sistema nervoso autonomo, è scattato e porta ad una disinibizione della percezione di illegalità».