ANCONA – Garantire la presa in carico dei pazienti sintomatici o sospetti positivi al Coronavirus che non richiedono ricovero ospedaliero ma che hanno necessità di essere monitorati. È questo l’obiettivo delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (Usca) che l’Asur Marche sta attivando presso i distretti delle Aree vaste, in numero di una ogni 50 mila abitanti.
Le nuove disposizioni emanate dalla Regione prevedono che le unità, operative 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20, siano costituite da almeno due operatori sanitari (o due medici, o un medico e un infermiere) e coordinate da un medico di medicina generale “senior”, cioè convenzionato da più di dieci anni. Compito delle unità, che saranno supportate telefonicamente anche da un pediatra di libera scelta, quello di eseguire tamponi a casa dei pazienti sintomatici, in modo da intervenire precocemente, e quello di fornire assistenza domiciliare.
Obiettivo monitorare i pazienti per evitare che la malattia possa acuirsi e quindi richiedere il ricovero. Le nuove modalità operative uniformano gli interventi sul territorio rendendoli più tempestivi.