ANCONA – Tamponi alle forze di polizia per contrastare l’epidemia di coronavirus. A chiederlo a gran voce sono Nsc (Nuovo Sindacato Carabinieri) e Ugl Polizia Locale che proprio ieri hanno inviato una lettera di richiesta unitaria al presidente della Regione Luca Ceriscioli, siglata dai segretari regionali dei due sindacati, Giuseppe Lisco (Nsc) e Vincenzo Marino (Ugl). Sull’importanza dei test per rilevare anche negli asintomatici l’eventuale positività al Covid-19 si era espressa anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Infatti tra gli strumenti per contenere l’epidemia, oltre alle misure restrittive, c’è quello di individuare precocemente le persone già contagiate, partendo proprio dalle più esposte al rischio di infettarsi, ovvero operatori sanitari e forze dell’ordine.
All’appello rivolto in prima battuta il 6 aprile scorso dalla segreteria Regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri, rimasto «senza riscontro», si è unita anche Ugl Marche. «La grave situazione di emergenza nella quale la nostra amata Regione si trova, ben legittimerebbe e giustificherebbe un suo celere intervento volto a soddisfare la richiesta avanzata» si legge nella lettera inviata a Ceriscioli.
Secondo i due sindacati infatti eseguire in maniera preventiva il tampone per la ricerca del Covid-19, oltre a tutelare le forze di polizia impegnate nei controlli per verificare il rispetto delle misure restrittive, consentirebbe anche una maggiore sicurezza per la popolazione con cui gli agenti entrano in contatto.
A porre l’accento sull’importanza delle misure cautelative è il segretario regionale Ugl Marche Polizia Locale Vincenzo Marino che spiega «la prevenzione prima di tutto, uniti si vince».