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Ad Ancona il corteo “Giustizia per Klajdi”, il giovane albanese ucciso a Sirolo con una fiocina

Le comunità albanesi delle Marche saranno pacificamente in piazza ad Ancona il 21 ottobre per chiedere giustizia per il giovane ucciso due mesi fa a Sirolo

Sirolo

ANCONA – Le comunità albanesi delle Marche saranno pacificamente in piazza ad Ancona il 21 ottobre per l’iniziativa “Giustizia per Klajdi” con cui ricorderanno e torneranno a chiedere giustizia per Klajdi Bitri, ventitreenne assassinato due mesi fa a Sirolo per aver difeso un padre di famiglia anconitano dall’aggressione da parte di un giovane tunisino nel corso di una lite stradale per futili motivi.

Klajdi Bitri
Klajdi Bitri, la vittima dell’omicidio

Il corteo, organizzato dall’associazione Vis a Vis in collaborazione con il comune di Ancona, muoverà alle 16 da piazza Cavour verso i cantieri navali del porto dorico di cui Bitri era un apprezzato dipendente.

Tra i partecipanti la consigliera regionale Lindita Elezi, della Lega, immigrata anche lei dall’Albania, che sin dalle prime ore dall’accaduto si è attivata con ogni mezzo per sostenere dal punto di vista umano e organizzativo la famiglia del ragazzo ucciso in rappresentanza della quale parteciperà il giovanissimo fratello della vittima, testimone dell’omicidio.

«Da cittadina, da albanese e da politico sarò presente per ribadire, oltre alla vicinanza alla famiglia Bitri, la necessità di stimolare un nuovo patto sociale e culturale con i giovani di ogni nazionalità ed estrazione a partire da esempi virtuosi. In ore in cui i problemi legati all’immigrazione incontrollata e alla mancata integrazione riempiono dolorosamente le pagine di cronaca, il sacrificio di Klajdi Bitri assume un valore che va ben oltre il ricordo – spiega la consigliera Elezi -. Alla giustizia chiediamo di fare il suo corso in fretta e senza sconti in primis per stigmatizzare il contrasto stridente tra i valori espressi dalle due facce della medaglia: un ragazzo di sani principi e apprezzato lavoratore come Bitri, che ha lasciato la sua terra per aiutare la famiglia e non si è sottratto al proprio dovere di cittadino e di amico, e un ragazzo con un passato discutibile e un presente tutto da definire che ha mostrato una tale indifferenza nei confronti del valore della vita da andare a pescare con lo stesso fucile con cui aveva appena colpito a morte. Il 21 ottobre cittadini albanesi, italiani, rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine saranno insieme per ripartire dal ricordo di questa terribile vicenda avviando un percorso civico virtuoso sempre più urgente e necessario». 

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