ANCONA – «Ancona è in controtendenza rispetto al resto delle Marche e per questo è attenzionata e monitorata in maniera particolare per cercare di capire se si tratta di una fase che può capitare o se è una ripresa forte del virus». Lo ha detto il governatore Francesco Acquaroli, a margine dell’inaugurazione della sede di Ancona di Cassa Depositi e Prestiti, rispondendo ai giornalisti sull’eventualità che da lunedì, per la provincia di Ancona, possa scattare la zona arancione, per circoscrivere il dilagare dei contagi.
Se nelle altre province la tendenza è quella «di una stabilità e anche di miglioramento rispetto all’indice del contagiosità del virus» la provincia dorica procede in senso inverso, ma «eventuali iniziative da prendere dovranno essere prese a ragion veduta» afferma Acquaroli.
Il presidente della Regione Marche spiega infatti che «non basta una tendenza» di pochi giorni «a determinare un’azione che può riguardare una ordinanza con restrizioni importanti. Dovremo vedere l’evoluzione dei prossimi giorni confrontandoci anche con l’Istituto Superiore di Sanità e con il Ministero per fare eventualmente le scelte più opportune».
Il governatore ha anticipato che l’Rt delle Marche è 0,94, in lievissimo calo rispetto alla settimana scorsa, quando si attestava a 0,95. Inoltre ha aggiunto che «l’indice dei ricoveri sia in terapia intensiva che nelle strutture ospedaliere è praticamente quasi immutato rispetto alla settimana precedente».