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Covid: addio al green pass e nuove regole per le mascherine al chiuso. Ecco cosa bisogna sapere

Da oggi primo maggio nuove regole su green pass e mascherine. Alcune delle disposizioni, adottate per limitare la circolazione del Sars-Cov-2, che ci hanno accompagnato per lungo tempo, vengono meno

ANCONA – Addio, o quasi, al green pass e alla mascherina al chiuso da oggi – primo maggio. Il percorso verso la normalità subisce una accelerazione pur con le dovute cautele. La protezione per le vie respiratorie e la certificazione verde saranno infatti, ancora necessarie in alcuni luoghi al chiuso e in alcuni ambienti di lavoro. Intanto però alcune delle disposizioni, adottate per limitare la circolazione del Sars-Cov-2, che ci hanno accompagnato per lungo tempo, vengono meno.

Mascherina dove serve e dove non serve più

L’uso della mascherina da obbligatorio diventa raccomandato nei luoghi di lavoro, anche, con alcune eccezioni, perché ad esempio negli ospedali, nelle Rsa, i lavoratori saranno ancora obbligati ad indossare la protezione facciale.

Da oggi fino al 15 giugno resta l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 sui mezzi di trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, nei cinema, teatri, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in occasione di eventi e competizioni sportive al chiuso. Mascherina in viso anche a scuola, dove l’obbligo cesserà con la chiusura dell’anno scolastico.

Mascherina, affollamento

Negli ospedali, nelle Rsa, nelle strutture socio-sanitarie e di lungo degenza, sia i lavoratori, che gli utenti e i visitatori dovranno indossare la mascherina. Protezione facciale raccomandata anche a messa dai vescovi.

La mascherina non servirà più, come dicevamo, nei luoghi di lavoro diversi da ospedali ed Rsa, nei negozi, nei centri commerciali, nei ristoranti e nei bar al chiuso, ma in ogni caso occorrerà avere il dispositivo sempre a disposizione per poterlo indossare in caso di affollamento. L’addio alle mascherine riguarda anche gli stadi all’aperto.

Green pass e vaccini

Il green pass viene definitivamente archiviato tranne che per accedere, fino al 31 dicembre, agli ospedali, alle Rsa, alle strutture socio-sanitarie e di lungo degenza. Per i visitatori delle Rsa fino al 31 dicembre è richiesto il ciclo di vaccinazione (due dosi) più l’esito negativo di un tampone oppure tre dosi di vaccino.

Discorso a parte i vaccini: fino al 15 giugno resta l’obbligo vaccinale per gli over 50, le forze dell’ordine e per i lavoratori della scuola (docenti, amministrativi, ecc), pena una sanzione di 100 euro in caso di violazione.

Smart working

Fino al 31 agosto viene prorogata la possibilità di lavorare in smart working, anche in assenza degli accordi individuali, per i lavoratori del settore privato.