ANCONA – «Sono felice che durante questa settimana alcune attività siano tornate a lavorare; l’auspicio è che nelle prossime si possa restituire la stessa opportunità anche ad altri settori». Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli così in un post sulla sua pagina Facebook. Un tema caldo, quello delle riaperture, sul quale si sta concentrando il dibattito nazionale e che sarà il fulcro della visita del ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini domani in Regione e della conferenza stampa che si terrà sempre domani, ad Ancona, con l’arrivo dell’esponente di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera del partito della Meloni.
Il governatore Acquaroli sottolinea che la pandemia nelle Marche segna una fase calante. «Continua la fase di discesa del contagio nella nostra regione, anche se il numero giornaliero dei positivi resta ancora alto – afferma -. Continuiamo su questa strada, perché è importante abbassare ulteriormente la curva del contagio e di conseguenza ridurre la pressione delle strutture ospedaliere».
Parlando delle attività che hanno pagato il prezzo più alto per le chiusure imposte dalla pandemia, evidenzia «la filiera della ristorazione, gli operatori turistici, la moda, le cerimonie, la cultura e lo spettacolo, i negozi, il commercio, anche quello ambulante, ma in particolare oggi voglio rivolgere il mio pensiero alle attività sportive, a palestre e piscine, che da oltre un anno hanno visto purtroppo azzerata la loro possibilità di operare. Si tratta di settori che rischiano di essere estinti se non possono trovare delle certezze». Intanto proprio martedì 13 aprile il mondo della ristorazione manifesterà ad Ancona, nell’ambito dell’iniziativa nazionale della Fipe Confcommercio per chiedere le riaperture a pranzo e a cena per bar e ristoranti.
Il presidente Acquaroli assicura il suo impegno, nel farsi portavoce delle istanze di queste attività. «Come già fatto in passato, continueremo a chiedere al Governo di iniziare a immaginare una prospettiva – sottolinea -, qualora il livello epidemiologico lo consenta e nel rispetto di stringenti protocolli di sicurezza, per tutte le attività ma in particolare per questo settore, che aspetta, insieme a delle risposte, anche ristori congrui e tempestivi».
Poi il pensiero va agli operatori sanitari «che stanno costantemente incrementando la nostra capacità vaccinale. Ieri, fra punti vaccinali territoriali e ospedalieri e i medici di medicina generale, abbiamo raggiunto il traguardo di 11 mila inoculazioni in un giorno, risultato che ci fa ben sperare per le prossime settimane. Ringrazio per la visita nelle Marche il commissario Figliuolo e il capo della Protezione civile, Curcio, per il loro prezioso supporto e contributo in questa fase difficile di gestione della pandemia e della campagna vaccinale».