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Covid, il professor Clementi: «Il ricambio d’aria è più efficace della sanificazione»

Il direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano commenta l'approfondimento apparso su "Nature" sulla trasmissibilità del virus

ANCONA – Purificare l’aria degli ambienti è più efficace della disinfezione delle superfici contro il coronavirus. È quanto emerge da un approfondimento della rivista Nature che ha messo a confronto le nozioni apprese finora sulla trasmissibilità del covid-19, passando in rassegna alcuni studi.

In pratica da quanto emerge sulla rivista scientifica potrebbe non essere necessario investire eccessivamente nella sanificazione e nella disinfezione delle superfici, mentre sarebbe più efficace investire risorse nella ventilazione dell’aria e nell’installazione di purificatori. 

Una “scoperta” che apre per certi versi un dibattito sulle linee guida e i protocolli impartiti finora dalle autorità sanitarie, per contrastare il virus, quanto meno sulla necessità di aggiornarli.

Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano

«In questa infezione la trasmissione prevalente è quella aerea – afferma il professor Massimo Clementi direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano – e quindi la purificazione e il ricambio dell’aria negli ambienti hanno un ruolo enormemente superiore rispetto alla sanificazione».

Il virologo però non sminuisce l’importanza delle procedure di sanificazione evidenziando che «le superfici sono comunque un veicolo di trasmissione, in assoluto di tante infezioni, ma anche del covid in particolare, perché può essere trasmessa da superfici che restano a lungo, alcune ore, e in alcuni casi anche alcuni giorni, contaminate dal virus».

Superfici che, se toccate da persone che poi si portano le mani agli occhi o alla bocca, possono in qualche modo infettare, secondo il virologo. Ritiene che alla luce di queste evidenze sia necessario aggiornare le linee guida impartite finora? «Forse in qualche modo si potrebbe dare un po’ più di enfasi al ricambio dell’aria negli ambienti, mantenendo in ogni caso la sanificazione delle superfici perché restano comunque una fonte di possibile contagio».